schede telefoniche Ad uno sguardo più superficiale le schede telefoniche, vestigia di un tempo in cui i cellulari non esistevano ancora, non sono nulla di particolare valore. Tuttavia in molti resteranno sorpresi del valore che queste semplici strisce di plastica possono raggiungere al giorno d’oggi; basti pensare che tra i collezionisti c’è chi è disposto a pagare fino a 10’000 euro per accaparrarsi un pezzo da collezione.

La storia delle schede telefoniche però non incomincia subito con la diffusione del collezionismo. A dare il via al fenomeno le prime produzioni di serie speciali come “Fasce orarie“, “R2 avviso di chiamata” o “Compagna di tutti i giorni“. Grazie a queste e a molte altre linee il collezionismo ha iniziato a diffondersi arrivando a muovere le cifre di cui sopra.

Schede telefoniche: quali sono le più preziose

 

Tra le caratteristiche principali affinché una scheda telefonica abbia un valore così elevato cui deve necessariamente considerare la tiratura. Per un ovvio ragionamento minori pezzi sono stati prodotti maggiore è il valore che assumono per i collezionisti. Un’altra caratteristica fondamentale è lo stato di conservazione della tessera. Maggiori saranno i segni di usura minore sarà il prezzo a cui sarà possibile piazzarla.

Alcuni esempi di schede telefoniche che possono avere un certo valore sono quelle che raffigurano la Torre di Pisa; queste possono essere vendute anche a 3’000 euro. Ancora le schede prodotte tra il 1977 e il 1981 dalla Sida o le schede labirinto possono arrivare a toccare i 10’000 euro. Se si fosse in possesso di una di queste schede l’ideale, nel caso le si volesse vendere, sarebbe sfruttare il Web o i mercatini dell’usato.

Articolo precedentePeaky Blinders, Suburra e Riverdale: le ultime notizie di Netflix
Articolo successivoLucifer, Stranger Things e Vis a Vis, ecco la conferma che aspettavate