fiscoTanti pensavano che il Covid e tutte le sue conseguenze avessero potuto sensibilizzare il Fisco nei confronti dei contribuenti. Solo uno specchio per le allodole il disposto annullamento delle imposte legate al bollo auto, alle multe ed agli interessi di mora per tasse non versate ad Equitalia. Infatti, Agenzia delle Entrate ha appena disposto una sostanziale modifica al regime di riscossione che prevede l’inasprimento del pressing fiscale a danno di chi dimentica (volontariamente o meno) di pagare. Ecco le ultime modifiche.

 

Fisco: hai due mesi e poco più prima di entrare nel cerchio dei controlli esattoriali

Ben 60 giorni di tempo vengono concessi ai contribuenti per onorare le proprie posizioni debitorie. Non c’è altro, almeno da questo punto di vista. Il Giudice di Pace viene estromesso con il contribuente che si trova a tu per tu con i controlli del Fisco una volta decorsi i termini sopra indicati.

Sta di fatto che a pagamento non pervenuto si attua la nuova azione di ispezione che converge anche in direzione di conti correnti, carte di credito, libretti di risparmio e qualsiasi altra forma di sistema che prevede l’accumulo di un patrimonio. Scopo di questa manovra è quello di accertare eventuali fondi traversi da cui attingere per colmare la lacuna finanziaria contestata.

Il sistema di recupero credito, in tal caso, conta sull’azione combinata delle banche e della Guardia di Finanza che usa ora un nuovo algoritmo informatico per incrociare i dati dell’intestatario delle utenze e dei conti bancari. Individuati i necessari fondi questi vengono usati, se sufficienti, per onorare il debito contro ogni avversa volontà del contribuente che viene rimesso in regola dal sistema senza possibilità di presentare eventualmente ricorso.

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