Il principale sogno di un genitore è quello di veder realizzati i propri figli. Per permettere ciò, quindi, molto spesso mamma e papà tendono a supportare questi ultimi anche a livello economico, versando quindi un piccolo contributo monetario sul loro conto corrente. Nella maggior parte dei casi, però, centinaia di migliaia di Genitori si ritrovano a pagare la tanto fastidiosa imposta di donazione. Ciononostante, però, in questi casi è necessario conoscere alcune norme giuridiche per evitare di pagare inutilmente delle tasse extra.
Sono pochi, infatti, i genitori che ad oggi conoscono le procedure legali che consentono di donare del denaro ai propri figli, senza dover però ricorrere alla costosa consulenza di un notaio. Scopriamo quindi di seguito come gestire nel modo migliore le situazioni più comuni ed evitare, quindi, l’imposta sulle donazioni.
Versare soldi sul conto corrente di un figlio senza pagare l’imposta di donazione
Per poter effettuare un versamento sul conto corrente del proprio figlio, quindi, i geniotori hanno a disposizione due modalità di trasferimento: bonifico bancario o, in alternativa, assegno non trasferibile. In entrambi i casi, però, bisogna necessariamente inserire all’interno della causale la dicitura “regalia”. Ciò, quindi, permette all’Agenzia delle Entrate di vederci chiaro sulla situazione, evitando quindi inutili controlli e tasse da pagare.
Inoltre, per evitare la tanto criticata imposta sulle donazioni, è anche necessario che il figlio specifichi da dove proviene il denaro di cui è in possesso. Per evitare di versare la tassa di donazione è sufficiente che il figlio specifichi da chi proviene il denaro di cui è in possesso. Ciò, quindi, deve essere fatto nel momento il genitore sostiene economicamente il proprio figlio per l’acquisto di un bene.