Forse leggere l’articolo che segue vi potrà sembra banale ma ci rivolgiamo soprattutto a vecchi e nuove generazioni di fruitori dello smartphone, perché spesso non conoscono l’origine o l’evoluzione di questo strumento. Infatti, la denominazione del device che usiamo tutti i giorni fino a un paio di decenni fa non esisteva, e deriva dall’accostamento di delle parole Smart (in Inglese sta per intelligente) e Phone (sapete cos’è).
Il nome risale agli anni ’90, quando i primi modelli che si affacciarono erano troppo precursori di quello che sarebbe avvenuto in seguito e furono presto accantonati. L’IBM Simon del 1992 fu distribuito da BellSouth a partire dall’anno successivo, e il termine smartphone fu coniato proprio per distinguere questo “device intelligente” dai semplici telefoni.
Smartphone: quando è nato e perché si chiama così
Non suscitando alcun interesse sui consumatori, il termine si perse nella storia per ritornare nel 1997 con Ericsson, che lo usò che identificare le potenzialità del suo modello GS 88. Tuttavia dobbiamo ringraziare Blackberry se in quegli anni si passò dai primi esperimenti ai cellulari moderni che conosciamo tutti, tanto che l’azienda canadese rimase leader del mercato fino al 2009.
Nel frattempo i quegli anni Apple e Google hanno lanciato i loro OS, ma ormai non si ricorda più nessuno del primo iPhone del 2007 o del primo smartphone Android HTC Dream G1 del 2008. Ad ogni modo proprio in quel biennio la distinzione tra telefono intelligente e cellulare si fa sempre più evidente, con i primi in grado di offrire un’interfaccia grafico a icone simile a Windows per gestire la telefonia e la connettività.
A dire il vero in quegli anni non c’erano grandi differenze tra cellulari, palmari e smartphone, visto che dal punto di vista hardware erano tutti sulla stessa linea. Fu infatti il sistema operativo a far trionfare gli smartphone, ma a conti fatti è stata più un’intuizione commerciale che una vera rivoluzione.