Secondo una recente statistica, gli operatori telefonici hanno perso in soli 9 anni più di un quarto dei propri guadagni. A dirlo, uno studio effettuato prendendo in considerazione i ricavi totali dell’ultimo decennio e comparandoli rispetto agli attuali.

Sicuramente, ad essere artefice principale del fenomeno, vi è stato un graduale inasprimento della competizione tra i principali operatori Tim, Wind, Tre (questi ultimi due ora insieme), Vodafone, a cui si sono man mano aggiunti i vari operatori virtuali. La stangata finale, poi, è venuta con l’arrivo in Italia di Iliad, che ha offerto bundle estremamente vantaggiosi e soprattutto condizioni contrattuali chiare, senza vincoli e senza costi “nascosti”.

Quest’ultimo aspetto è fondamentale, quando si va ad analizzare la progressiva perdita della fiducia di cui gli operatori godevano in precedenza da parte degli utenti.

Sono moltissime, infatti, le modalità con cui i gestori riescono a trarre profitti extra, inserendo clausole ed asterischi, ma soprattutto attivando ai clienti una serie di servizi aggiuntivi che apparentemente non erano stati richiesti dallo stesso.

Per far luce su queste dinamiche, abbiamo intervistato il dott. Arturo Mercurio, presidente in carica dell’AssoCSP – Associazione dei fornitori di contenuti e servizi a valore aggiunto per telefonia cellulare – che ha provvisto alcuni chiarimenti sull’attivazione dei servizi a pagamento.

VAS e servizi a pagamento: cosa sono, perché utilizzano il credito residuo e come provvedere alla loro disattivazione

L’attivazione di un VAS avviene tramite il tap o il click su un banner pubblicitario: da questo si è reindirizzati alla pagina ufficiale di attivazione dell’offerta, gestite dagli operatori mediante HUB tecnologici. In queste pagine sono riportati i dettagli riguardanti il contratto di abbonamento, i costi e la frequenza degli addebiti. Laddove si volesse procedere con l’attivazione, si potrà cliccare sul pulsante “clicca e abbonati”, per poi ricevere un SMS di conferma dell’avvenuta attivazione, con il riepilogo dei parametri contrattuali e il numero del Call Center unico.

Questo Call Center unico è stato pensato per rispondere alle esigenze di tutti i consumatori che si siano imbattuti nell’attivazione dei VAS. Come infatti stabilito dal CASP (il Codice di condotta per l’offerta dei servizi Premium), sviluppato grazie alla collaborazione di AssoCSP e AGCoM, è possibile fare riferimento a questo numero verde per qualsiasi informazione sul tema, oltre che per esercitare il diritto di ripensamento sull’abbonamento sottoscritto.

Il numero del Call Center unico è 800 442299, attivo sette giorni su sette, h 24. 

Inoltre, il diritto di ripensamento consente a chiunque di chiedere il rimborso per l’attivazione di un VAS (indipendentemente dal motivo) e la sua disattivazione. Dal 20 Gennaio 2020 inoltre, vi è la possibilità di esercitare il Diritto di ripensamento anche mediante SMS.

Basterà infatti scrivere un messaggio SMS entro sei ore dall’attivazione dell’applicativo per far partire una procedura che garantirà un rimborso totale entro 24 ore.

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