Hacker

I consumatori continuano a ricevere messaggi di truffa tramite mail ed SMS; secondo le analisi svolte le truffe online sono aumentate notevolmente durante gli ultimi anni, ma recentemente gli hacker hanno puntato coloro in possesso di un conto Paypal.

Gran parte dei consumatori effettua acquisti online perché spesso si trovano occasioni uniche e oggetti particolari che difficilmente si trovano nei negozi fisici; proprio in questo caso entrano in campo i cyber criminali che decidono di ingannare le vittime tramite falsi messaggi pubblicitari firmati Paypal che riescono ad inviare tramite delle attrezzature specifiche.

Gli hacker colpiscono i consumatori con un conto Paypal aperto

Dalle segnalazioni ricevute, il metodo degli hacker è sempre lo stesso: inviano delle mail sotto il falso nome di Paypal e avvisano le vittime di un problema con il proprio conto oppure di un pagamento sospetto avvenuto nei giorni scorsi; in questo modo gli hacker hanno constatato che attirano maggiormente l’attenzione dei consumatori soprattutto perché utilizzano la notorietà dell’azienda, che da sempre è definita l’unica capace di garantire i pagamenti online sicuri.

Continuando con la lettura del messaggio, il cyber criminale invita la vittima a cliccare su un link sottostante per aggiornare le proprie credenziali e tornare così ad utilizzare il servizio di Paypal; purtroppo però si tratta di un link malevolo con cui l’hacker riesce ad impadronirsi dei dati personali dell’utente per effettuare acquisti online e spostare poi il saldo su un altro conto.

È dunque importante prestare maggiore attenzione alla ricezione di mail di questo genere perché da alcuni particolari è possibile capire se si tratta di truffa o meno; innanzitutto è bene controllare che l’indirizzo sia sicuro e diffidare da quelli che non terminano con il dominio “Paypal.it”, inoltre spesso sono presenti errori grammaticali e ortografici.

Articolo precedenteEgitto: ecco le ultime notizie e verità sulla Piramide di Giza
Articolo successivoAddio alle zanzare tigre: dalla Cina la soluzione definitiva