Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha accusato pesantemente il social network Twitter di essere politicamente prevenuto e di violare la libertà di espressione.
Probabilmente Trump mentre scriveva quelle parole che avrebbe poi pubblicato attraverso un tweet però, non stava minimamente pensando del trattamento d’eccezione di cui gode lui stesso. Andiamo per gradi, scopriamo cosa è successo.
Twitter accusato da Donald Trump
Il Presidente degli USA Donald Trump è tornato ad attaccare il social network Twitter, accusandolo, di commettere “un errore gigantesco”, violando anche la libertà di espressione delle personalità di destra. Ecco le sue parole: “Twitter dovrebbe permettere alle voci conservatrici bandite di tornare sulla loro piattaforma, senza restrizioni“.
Effettivamente la piattaforma di Jack Dorsey, insieme a Facebook, Instagram e YouTube ha recentemente agito per bloccare tutti i profili accusati di incitamento alla violenza o che utilizzavano le piattaforme per promuovere antisemitismo o teorie complottistiche. Il Presidente però sembra essersi dimenticato del proprio privilegio, che in quanto politico di primo piano, gode sulla piattaforma.
Come afferma la responsabile legale di Twitter, Vijaya Gadde, la piattaforma tende a non censurare i post dei politici perché: “esiste un tipo di contenuto, per esempio una minaccia diretta e violenta contro un individuo, che non lasceremo mai sulla piattaforma, a causa del pericolo che pone […]. Ma ci sono altri tipi di contenuti che riteniamo siano degni di notizia o di interesse pubblico“. Come ben sapete Trump è solito attaccare le piattaforme social per un comportamento politicamente scorretto. Eppure la piattaforma, tende a bannare tutti gli utenti che promuovono fake news e hate speech, indipendentemente dal nome o dalla carica che portano.