truffe-call-center

Le truffe dei Call Center rappresentano la nuova frontiera del raggiro. In un mondo che muta sempre più velocemente, anche i truffatori devono sapersi adattare. Sta capitando sempre più spesso di ricevere bollette relative all’apertura di un contratto che non si è mai stipulato. Negli ultimi mesi sono ormai moltissime le famiglie alle prese con questa nuova realtà.

Non vengono fatte distinzioni di sesso o di età, la truffa è sempre in agguato. Bisogna essere attenti a come si risponde, intuendo il pericolo sin da subito. Vediamo come proteggerci e come rispondere alle domande che ci vengono fatte.

Truffe Call Center: la verità dietro le false attivazioni dei contratti

Il modo più semplice e più subdolo lo conosciamo bene. Consiste nel portarci a rispondere “si” ad una determinata domanda, tanto da aver guadagnato il nome di “truffa del si”. Viene poi effettuato un abile “taglia e cuci” dopo la nostra chiamata, che diventerà il nostro consenso ad attivare l’offerta.

Per essere portati a dire il fatidico “si” l’ignaro utente viene raggirato con domande del tipo: sto parlando con il signor Andrea Rossi? oppure posso rubarle solo un attimo? Una volta ottenuta la risposta, la chiamata continuerà con la descrizione di vari piani e abbonamenti e domande relative all’operatore attuale.

Una volta riagganciato inizia per il Call Center il vero lavoro ossia la modifica della registrazione appena effettuata. Modificando il file della chiamata risulterà il vostro consenso per l’apertura di un nuovo contratto. La doppia illegalità consiste anche nel fatto che la registrazione della chiamata è avvenuta senza il vostro consenso, pratica illegale in Italia.

Il contratto appena aperto potrebbe essere soggetto a vincoli temporali che in alcuni casi comportano anche il pagamento di penali salate per il recesso. Fate quindi molta attenzione e se possibile bloccate i Call Center sul vostro dispositivo.

 

VIAsoveratoweb
Articolo precedenteVolantino Esselunga: straccia Unieuro con offerte mai viste (foto)
Articolo successivoTim, Wind, Tre e Vodafone: ecco i costi nascosti che azzerano il credito