È ormai risaputo da diverse settimane che presto comincerà il passaggio al sistema DVB-T2, ovvero il nuovo standard per il digitale terrestre che cambierà per sempre il nostro modo di vedere contenuti in TV.
Ormai sarete in pochi a non capirne un acca, e tuttavia questo cambio l’ha scelto l’Unione Europea a partire dal 2020, quando il digitale terrestre dovrà cambiare le frequenze su cui trasmettere i canali. Il motivo, seppur non condivisibile dai più, è di facilitare l’avvento della connettività 5G, liberando la banda da 700MHz per poterla riassegnare alla telefonia mobile del futuro.
DVB-T2 e 5G: cosa succederà ai nostri televisori?
La stagione del DVB-T2 e del 5G avrà inizio ufficialmente a settembre, quando i maggiori operatori digitali e di telefonia nazionali parteciperanno all’assegnazione delle bande. Il tutto si svolgerà secondo le direttive UE e vigilato dall’AGCOM. Secondo gli analisti del settore, la transizione al DVB-T2 entro il 2020 porterà a circa 50 miliardi il numero di oggetti smart a essere collegati alla nuova rete 5G.
Nel frattempo, in molti si sono chiesti se dovranno cambiare il proprio apparecchio televisivo per continuare a vedere il digitale terrestre, come già fecero anni fa. In realtà, tutto dipenderà esclusivamente dall’anno di acquisto del dispositivo: in linea generale i televisori acquistati negli ultimi due anni dovrebbero adattarsi senza alcun problema.
Tuttavia, per eliminare ogni eventuale dubbio basterà vedere se il proprio televisore supporta il più recente codec H.265/HEVC. In caso contrario si dovrà procedere all’acquisto di un decoder che, sicuramente, vi costerà di meno che comprare una nuova TV.