Secondo quanto riferito dai colleghi coreani di The Bell, Samsung Galaxy S10 si caratterizzerà per la presenza di un lettore biometrico per le impronte digitali in-display, il quale sarà altresì coadiuvato da un sistema di scansione del volto 3D.

Nella fattispecie, The Bell cita alcune fonti interne all’azienda, le quali hanno aggiunto che Samsung ha interrotto gli ordini dei sensori per la scansione dell’iride, suggerendo quindi che Samsung Galaxy S10 non sarà dotato di questa funzione.

 

Samsung Galaxy S10: le novità

The Bell ha ribadito che il dispositivo sarà denominato “Beyond”; le dimensioni del display del Galaxy S10 e Galaxy S10 Plus sono di, rispettivamente, 5,8 pollici e 6,3 pollici. Se tale dato dovesse rivelarsi veritiero, il modello standard avrebbe le stesse dimensioni del Samsung Galaxy S9, mentre Samsung Galaxy S10 Plus sarà più grande di 0,1 pollici rispetto al Galaxy S9 Plus.

Qualora effettivamente Samsung dovesse dotare i suoi flagship di un sensore di impronte digitali in-display e scansione del volto 3D, lo scanner per l’iride non sarebbe più necessario. Nonostante sia sicura, tale tecnologia è poco funzionale in condizioni di scarsa luminosità o se si indossano gli occhiali. In tal senso, il “Face ID” basato su sensore 3D di Apple è considerato molto più sicuro, ed è in grado di funzionare correttamente indipendentemente dalle condizioni di illuminazione o sei si portano gli occhiali.

Samsung avrebbe appena iniziato lo sviluppo del Samsung Galaxy S10; ancora, la coreana starebbe lavorando per perfezionare il sensore di impronte in-display che – come riferito alcune settimane fa – non sarà implementato su Note 9 poichè ancora acerbo.

Samsung Galaxy S10, ricordiamo, sarà il decimo dispositivo della serie Galaxy S, quindi la coreana farà di tutto per renderlo ”speciale”, dotandolo delle migliori e più innovative tecnologie presentii sul mercato.

Articolo precedenteInstagram: la nuova sezione è già in circolo e si chiama “Amici più stretti”
Articolo successivoAndroid Messages, il “WhatsApp” di Google è ora disponibile nella versione web