Facebook, il tasto "downvote" in fase di test: presto gli utenti saranno moderatori dei commentiSarebbe una funzione davvero geniale, anche se ad alcuni piacerebbe un po’ meno. Ammettiamolo: un “downvote” o un “dislike” su Facebook non ci farebbe proprio impazzire di gioia. All’inizio dell’anno, si parlava del fatto che Facebook stesse lavorando per incorporare un nuovo tasto con cui moderare i commenti. In particolare, l’obiettivo perseguito dal social network era quello di migliorare la qualità delle conversazioni tra gli utenti offrendo uno strumento per indicare se un commento era inappropriato.

Notizia delle ultime ore, tutto sembra indicare che Facebook potrebbe stare per lanciare questo tasto a un numero “importante” di utenti. Come abbiamo detto al momento, il pulsante “downvote” (rappresentato da un inconsueto pollice verso) sarebbe disponibile nelle pagine pubbliche e gli utenti potrebbero utilizzarlo per inviare commenti che ritengono inappropriati alla fine del feed. Inoltre, Facebook offrirà la possibilità di indicare il motivo per cui è stato utilizzato il pulsante e, persino, annullare l’azione.

Una fiducia riacquistata

Con questa funzione, il team di Facebook dimostrerebbe di avere ancora il beneficio della fiducia degli utenti che, d’ora in poi, potrebbero diventare moderatori “umani” dei contenuti disponibili sul social network. Il motivo è che gli utenti stessi saranno responsabili del nascondere i commenti se considerati irrispettosi o maliziosi.

Si tratta di un sistema ampiamente utilizzato in Internet, evidenziato dall’uso su piattaforme come Reddit, ad esempio. Ovviamente, il pulsante “Mi piace” iconico sarebbe ancora disponibile e rimarrebbe il principale mezzo di comunicazione dell’apprezzamento di un post o di un commento.

A questo punto, è importante ricordare che, nonostante il suo arrivo a un numero elevato di utenti, la funzione è ancora in fase di test. In particolare, la maggior parte degli utenti che starebbe sperimentando la nuova funzione sembra essere in Australia e in Nuova Zelanda. Quindi, Facebook potrebbe studiare la ricezione della funzione in questi luoghi.

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