Tre nuove librerie sviluppate dal MIT per l'apprendimento dell'IA
Tre nuove librerie sviluppate dal MIT per l’apprendimento dell’IA

Gli scienziati del MIT hanno fatto un grande passo avanti per migliorare il ragionamento dell’intelligenza artificiale (IA), concentrandosi su tre aree fondamentali: programmazione, pianificazione strategica e robotica. Questo progresso è stato possibile grazie alla creazione di tre librerie innovative che, combinate con i sistemi di IA esistenti, permettono una comprensione del contesto e una capacità di ragionamento molto più simile a quella umana.

 

Le tre nuove librerie per l’IA

Fino ad ora, i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), come ChatGPT e Claude 3 Opus, potevano processare e generare testo basandosi sugli input degli utenti, ma avevano difficoltà a comprendere il contesto e a svolgere compiti complessi di ragionamento. Ma ora, grazie agli scienziati del MIT, questo problema è stato risolto. Hanno creato una serie di “astrazioni” in linguaggio naturale che semplificano i concetti complessi, migliorando la capacità di ragionamento dell’IA.

Le nuove librerie sono descritte in tre articoli pubblicati sul server arXiv. La prima libreria si chiama “Library Induction from Language Observations” (LILO) e può sintetizzare e documentare codice informatico. Poi c’è “Action Domain Acquisition” (Ada), che si occupa della pianificazione sequenziale delle decisioni, come quelle necessarie per cucinare o giocare ai videogiochi. Infine, c’è “Language-Guided Abstraction” (LGA), che aiuta i robot a comprendere meglio gli ambienti e a pianificare i loro movimenti, eliminando dettagli non necessari e trovando astrazioni migliori per svolgere i loro compiti.

Queste librerie utilizzano metodi neurosimbolici, che combinano reti neurali con approcci logici classici. Ad esempio, LILO può comprendere il linguaggio naturale e gestire codice in modo più efficiente, mentre Ada migliora la capacità dei modelli IA di pianificare compiti complessi. LGA, invece, permette ai robot di navigare meglio negli ambienti, rimuovendo dettagli superflui e trovando le migliori astrazioni per completare i loro compiti.

 

L’intelligenza artificiale del futuro

Questi risultati sono stati presentati all’International Conference on Learning Representations a Vienna, in Austria. Robert Hawkins, professore di psicologia all’Università del Wisconsin-Madison, ha descritto l’apprendimento delle librerie come una delle frontiere più eccitanti dell’IA. Secondo lui, queste innovazioni aprono nuove possibilità per la risoluzione di problemi complessi e la navigazione in ambienti dinamici.

In sintesi, grazie a queste nuove librerie, l’IA sta diventando sempre più intelligente e capace di affrontare compiti complessi con una comprensione del contesto simile a quella umana. Questo è un cambiamento significativo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui utilizziamo l’IA in vari settori, dalla programmazione alla robotica. E chissà, forse tra non molto vedremo applicazioni di queste tecnologie in tanti aspetti della nostra vita quotidiana. È davvero un momento emozionante per l’intelligenza artificiale!

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