I satelliti CubeSat sono dotati di sistemi di propulsione per elettrolisi alimentati da energia solare
I satelliti CubeSat sono dotati di sistemi di propulsione per elettrolisi alimentati da energia solare

Nei laboratori della NASA c’è sempre molto fermento, e le menti creative degli scienziati trovano sempre nuove possibilità di innovazione: l’ultima idea è quella di motori alimentati ad acqua. Quest’idea semplice solo all’apparenza, potrebbe trasformare radicalmente il settore dei trasporti, offrendo finalmente una soluzione davvero ecologica alla crescente richiesta di energia.

 

L’acqua come sostituto del petrolio

So che può suonare piuttosto strano, ma l’idea è una realtà supportata da solidi fondamenti scientifici e non solo un’ipotesi ispirata a qualche romanzo di fantascienza. Con le riserve di petrolio sempre più scarse e la consapevolezza dei danni ambientali causati dai combustibili fossili, l’attenzione di tutti si è spostata con naturalezza verso risorse più alla nostra portata e abbondanti, proprio come l’acqua.

Al centro di questa rivoluzione c’è l’elettrolisi, una tecnologia studiata con impegno dalla NASA fin dal 1997. Questo processo prevede l’utilizzo di corrente elettrica per scomporre l’acqua nei suoi componenti base, idrogeno e ossigeno, che vengono poi utilizzati come carburante per i motori. Nonostante l’acqua sia tradizionalmente considerata incompatibile con la combustione, per motivi piuttosto ovvi anche a noi comuni mortali, contiene lo stesso i componenti necessari per generare energia in modo pulito ed efficiente.

L’idrogeno è un combustibile estremamente potente e pulito, capace di alimentare motori senza produrre le dannose emissioni dei più comuni combustibili fossili. Il 2021 ha segnato un momento cruciale con i test condotti su satelliti CubeSat, dotati di sistemi di propulsione per elettrolisi alimentati da energia solare, che hanno dimostrato l’efficacia di questa tecnologia nello spazio. Da qui in avanti la ricerca è aperta e accessibile anche ai non professionisti, grazie alla semplicità d’uso e alla totale sicurezza dell’acqua come combustibile.

 

Non è tutto oro ciò che luccica

Ma non è tutto così semplice: riportare i successi spaziali sulla Terra potrebbe significare affrontare delle sfide aggiuntive che vanno risolte. Sulla Terra, infatti, ci sarebbe la necessità di una forza propulsiva costante e la gestione dell’idrogeno potrebbe rivelarsi piuttosto difficoltosa.  Nonostante ciò, il successo dei CubeSat ha rafforzato la fiducia nell’idrogeno come fonte di energia pulita, incoraggiando la ricerca verso soluzioni più sicure e più realisticamente sostenibili, come le celle a combustibile di idrogeno, che attraggono l’interesse dei principali produttori automobilistici.

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