Il ruolo degli asteroidi e degli impatti cosmici nell'ipotetica diffusione della vita su Marte e sulla Terra
Il ruolo degli asteroidi e degli impatti cosmici nell’ipotetica diffusione della vita su Marte e sulla Terra

Da decenni, varie agenzie spaziali in tutto il mondo stanno esplorando la superficie marziana alla ricerca di tracce di vita extraterrestre. Una nuova teoria sta rivoluzionando completamente le ricerche planetologiche, ipotizzando Marte come possibile luogo d’origine della vita nel sistema solare.

 

Impatti cosmici e la vita su Marte

Questa teoria, benché possa sembrare sorprendente, si basa su alcune ricerche interessanti condotte da diversi scienziati e pubblicate qualche anno fa su Science Advances. Questi studi comprendevano l’analisi chimica di diversi meteoriti presenti sulla superficie del pianeta rosso, identificati come condriti carboniose, asteroidi in grado di conservare al loro interno aminoacidi e acqua.

La scoperta della vita su Marte potrebbe rivoluzionare la storia dell’umanità, pertanto questo studio è stato ampiamente citato e considerato dagli studi successivi. Gli scienziati ora possono immaginare un nuovo scenario, fino a poco tempo fa poco approfondito dalla ricerca.

Gli astronomi coinvolti nella scoperta hanno dichiarato al momento che “Per anni abbiamo immaginato che la vita potesse essere giunta sulla Terra tramite gli asteroidi. All’inizio della storia del sistema solare, un enorme numero di asteroidi provenienti dalle periferie del sistema solare colpì sia Marte che la Terra per milioni di anni.”

 

La vita al di là della Terra

A differenza della Terra, Marte era già abbastanza raffreddato all’epoca, con una crosta solida che permetteva agli elementi essenziali per lo sviluppo della vita di accumularsi senza svanire tra i vapori rilasciati dal magma. Pertanto, la crescita di microrganismi sulla sua superficie avrebbe potuto essere favorita rispetto alla Terra.

Gli scienziati hanno analizzato e datato 31 meteoriti marziani per sostenere questa conclusione, utilizzando isotopi di cromo per datarne l’epoca. La maggior parte di questi meteoriti erano condriti carboniose, confermando che gli impatti provocati dalla loro caduta hanno reso Marte molto ricco di acqua, principalmente conservata sotto la superficie.

In modo paradossale, la vita sul pianeta rosso potrebbe addirittura nascondersi sotto la superficie, una possibilità che entusiasma i ricercatori, che stanno pianificando missioni umane su Marte.

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