La Boeing si trova di nuovo sotto i riflettori con la scoperta di un altro problema nella fusoliera dei suoi aerei 737 in produzione. La notizia è emersa grazie a uno dei principali fornitori della società, la Spirit AeroSystems, che ha individuato fori praticati in modo improprio sul corpo degli aerei. Questo difetto potrebbe causare ulteriori ritardi nelle consegne già ridotte a causa dei numerosi difetti di qualità riscontrati.
Stan Deal, CEO della divisione commerciale della Boeing, ha dichiarato in una lettera inviata ai dipendenti che, sebbene il problema non rappresenti una minaccia immediata per la sicurezza e tutti i 737 attualmente in servizio siano considerati sicuri, è necessario eseguire un controllo su circa 50 aerei non ancora consegnati. Quest’ultimo difetto si aggiunge a una serie di errori di produzione che hanno colpito la Boeing, tra cui la recente rottura quasi catastrofica di un pannello su un 737 Max dell’Alaska Airlines.
Problemi seri da risolvere per gli aerei
Questi problemi hanno spinto la Federal Aviation Administration (FAA) a intensificare i controlli sui sistemi di produzione e sui fornitori della Boeing, arrivando a bloccare temporaneamente la produzione dei 737 fino a quando la qualità non sarà migliorata. Il dipendente della Spirit AeroSystems che ha segnalato la non conformità dei fori nella fusoliera degli arei è solo uno dei tanti segnalatori di insoddisfazione emersi tra i dipendenti dell’azienda e all’interno delle fabbriche. Boeing e Spirit AeroSystems si trovano ora ad affrontare un rigoroso audit sulla qualità del loro lavoro in seguito all’incidente dell’Alaska.
Le azioni della Boeing hanno subito un altro colpo, scivolando di un ulteriore 2,4% dopo la notizia di questo nuovo difetto. La situazione ha innescato pesanti critiche da parte di alcuni dei principali clienti della società. Il CEO di United Airlines, Scott Kirby, ha dichiarato di voler considerare aerei alternativi, mentre l’amministratore delegato di Alaska Airlines, Ben Minicucci, ha espresso la sua frustrazione e delusione per i danni stimati in circa 150 milioni di dollari.
L’indagine dell’NTSB sull’incidente e la verifica da parte della FAA sul rispetto delle procedure di controllo della qualità da parte della Boeing e dei suoi fornitori rimangono in corso. Nel frattempo, Alaska Airlines e United Airlines hanno segnalato problemi simili su altri aerei e la FAA ha bloccato temporaneamente tutti i Max 9 negli Stati Uniti, autorizzandone la ripresa solo dopo un’approfondita valutazione. La Boeing si trova dunque di fronte a una sfida significativa nel ripristinare la fiducia dei clienti e delle autorità di regolamentazione, oltre a dover affrontare gravi ripercussioni sulle sue attività e sulla sua reputazione nel settore dell’aviazione.