Benzina sopra 1,8 euro tornano i rialzi dei carburanti L’aumento costante dei prezzi dei carburanti è un fenomeno che continua a preoccupare automobilisti e consumatori in generale. Secondo l’analisi condotta da Quotidiano Energia, basata sui dati forniti dai gestori e raccolti dall’Osservaprezzi del Mimit, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa evidenziano un significativo incremento. La benzina self, in particolare, ha superato la soglia critica di 1,8 euro al litro.

La tendenza al rialzo è ulteriormente alimentata dai movimenti delle quotazioni internazionali dei raffinati, che continuano a crescere. Come risposta a tali dinamiche, i gestori hanno proposto nuovi aumenti. In questo modo, i prezzi raccomandati dalle compagnie petrolifere, tra cui IP e Tamoil, sono aumentati su entrambi i prodotti.

Nuovi rialzi per i carburanti

Per analizzare più nel dettaglio la situazione, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è attualmente fissato a 1,811 euro al litro, un notevole aumento rispetto alla rilevazione precedente di 1,798 euro. Le compagnie petrolifere propongono prezzi compresi tra 1,809 e 1,822 euro al litro. Mentre i distributori senza logo propongono il prezzo di 1,794 euro al litro. Per quanto riguarda il diesel self, il prezzo medio praticato è ora di 1,772 euro al litro, in crescita rispetto al valore precedente di 1,758 euro. I diversi marchi propongono prezzi che vanno da 1,771 a 1,780 euro al litro. Mentre i distributori senza logo hanno un prezzo medio pari a 1,756 euro al litro.

Nel caso dei carburanti serviti direttamente agli automobilisti, la benzina ha registrato un prezzo medio praticato di 1,949 euro al litro, un aumento rispetto alla rilevazione precedente di 1,937 euro. Gli impianti colorati propongono prezzi compresi tra 1,895 e 2,026 euro al litro. I distributori senza logo, invece, mantengono un prezzo medio di 1,850 euro al litro. Per quanto riguarda il diesel servito, la media si attesta a 1,909 euro al litro, contro i 1,897 euro della rilevazione precedente. I punti vendita delle compagnie propongono prezzi medi compresi tra 1,856 e 1,984 euro al litro. Mentre i distributori senza logo praticano un prezzo medio di 1,810 euro al litro.

Questi dati evidenziano una situazione critica per i consumatori, costretti a fare i conti con costi crescenti per il carburante. Le cause di questo continuo aumento possono essere molteplici, legate sia a dinamiche di mercato internazionali che a fattori locali. Alcuni analisti indicano la volatilità dei prezzi del petrolio grezzo, influenzati da variabili geopolitiche e economiche, come una delle principali spinte di questa tendenza al rialzo. Altri invece sottolineano il ruolo delle tasse e delle accise imposte dai governi nazionali. Queste infatti contribuiscono in modo significativo alla formazione del prezzo finale dei carburanti. In ogni caso, la necessità di trovare soluzioni sostenibili per mitigare l’impatto economico sulle famiglie e sul settore dei trasporti diventa sempre più urgente.

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