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Uno studio condotto da Ey ha rivelato che l’energia nucleare potrebbe giocare un ruolo cruciale nell’evoluzione del panorama energetico italiano. Portando importanti benefici economici e occupazionali. Secondo la ricerca, l’impatto complessivo del nucleare in Italia raggiungerebbe i 45 miliardi di euro, con la creazione di oltre mezzo milione di posti di lavoro entro il 2050.

Il rapporto evidenzia infatti che, oltre 52.000 posti di lavoro, sarebbero generati nel breve termine, concentrati principalmente nella fase di costruzione delle infrastrutture nucleari. Questo impatto positivo si estenderebbe in modo diretto e indiretto, contribuendo a rafforzare l’economia italiana nel lungo periodo.

Energia nucleare e le conseguenze per il nostro paese

Secondo Ey, l’energia nucleare rappresenta un elemento chiave nella transizione energetica verso fonti a basse emissioni. La tecnologia nucleare offre una risposta immediata e un notevole potenziale di crescita, posizionandosi come un pilastro fondamentale per la sicurezza energetica e la lotta contro il cambiamento climatico.

A livello globale, questo tipo di energia è già presente in 32 Paesi, con una capacità totale di 413 GW. In un contesto in cui il mondo si impegna a raggiungere un bilancio net-zero entro la metà del secolo, il nucleare risulta quindi cruciale nel risparmiare 1,5 giga tonnellate di emissioni globali e ridurre la domanda di gas di 180 miliardi di metri cubi annualmente, come sottolinea Ey.
Infatti, l’aspetto fondamentale della tecnologia nucleare è proprio la sua bassa emissione di CO2. Che la rende uno strumento essenziale per raggiungere gli obiettivi stabiliti negli Accordi di Parigi per lo sviluppo sostenibile.

Insomma, in un mondo che cerca soluzioni efficaci per contrastare il cambiamento climatico, l’energia nucleare emerge come una risorsa strategica per soddisfare la crescente domanda energetica senza compromettere l’ambiente.

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