Qualche giorno fa Amazon ha compiuto un passo significativo con il suo nuovo progetto Kuiper. Il progetto riguarda un insieme di satelliti che si muoveranno simultaneamente intorno al globo per garantire una connessione stabile in qualsiasi parte del pianeta.
Il traguardo raggiunto dalla compagnia statunitense riguarda due dei satelliti orbitanti che sono stati in grado di comunicare tra loro a velocità elevatissime. La società ha rivelato inoltre che tutto è stato possibile grazie alla nuovissima tecnologia Optical Inter-Satellite Link (OISL). OISL è un componente chiave dell’architettura di Kuiper, il sistema utilizza laser a infrarossi per inviare dati tra i satelliti. Secondo Amazon nel test si è riusciti a mantenere una velocità di trasferimento stabile di 100 gigabit al secondo con una distanza di circa 999 chilometri.
Altri test convalidano il componente finale dell’architettura di comunicazione avanzata del Progetto Kuiper e garantiscono che gli OISL saranno disponibili già sui primi satelliti, il cui lancio è previsto ad inizio 2024.
Amazon Kuiper può competere con Starlink?
Amazon spiega che la nuova rete sarà in grado di ridurre la latenza permettendo una connessione stabile attraverso terra, mare, aria e spazio. Un altro vantaggio comprenderà la velocità di trasmissione dati grazie a OISL. La luce viaggia molto più velocemente nello spazio rispetto a quando attraversa il vetro il che significa che la rete laser orbitale di Kuiper può trasferire i dati circa il 30% più velocemente rispetto alla fibra ottica.
Rispetto a SpaceX Starlink LEO di Elon Musk, che lavora con una tecnologia punto-punto, Kuiper risulta molto più complessa. Per mantenere il collegamento laser efficiente la diffusione della luce deve essere ridotta al minimo mentre si lavora su distanze superiori ai 2600 chilometri. Ciò vuoldire che mentre si tiene conto delle dinamiche satellitari vanno aggiunte anche le velocità dei veicoli spaziali che si muovono a circa 25.000 km/h.
La nuova tecnologia di Amazon sembrerebbe essere veramente sbalorditiva seppur la concorrenza non sia da meno. Sfortunatamente non avremo un prototipo aperto al pubblico ancora per un po’ ma sembra che questa tecnologia stia prendendo piede e non manca molto prima che chiunque ne venga in possesso.