Partnership tra Volvo e Starbucks: installati 50 punti di ricarica Il panorama della mobilità elettrica sta vivendo una fase di trasformazione accelerata, con sempre più marchi automobilistici e aziende del settore energetico che si stanno impegnando nella creazione di una rete di infrastrutture di ricarica capillare. Uno degli ultimi protagonisti in questa corsa verso la sostenibilità è Volvo, che ha recentemente stretto una collaborazione significativa con Starbucks per rendere la ricarica dei veicoli elettrici un’esperienza più accessibile e conveniente per i consumatori.

Nuova partnership tra Volvo e Starbucks

L’installazione di 50 punti di ricarica DC (corrente continua) presso 15 locali Starbucks negli Stati Uniti è un passo importante verso la creazione di una rete di ricarica diffusa. Questa mossa segue la tendenza di altre grandi catene, come McDonald’s in Francia, che si sono impegnate a installare migliaia di colonnine di ricarica nei loro fast food. La partnership tra Volvo e Starbucks dimostra l’importanza di creare una rete di infrastrutture che si integri con le attività quotidiane delle persone, come fare shopping nei centri commerciali o gustare un pasto veloce in un fast food, con la ricarica delle proprie auto elettriche.

Le colonnine di ricarica installate da Volvo sono prodotte da ChargePoint DC e includono modelli avanzati come Express Plus e Express 250. Le Express Plus sono particolarmente potenti, raggiungendo una potenza di 350 kW. Questo significa che i tempi di ricarica possono essere notevolmente ridotti, offrendo un’esperienza di ricarica più rapida ed efficiente. La scelta di Starbucks come luogo per l’installazione di queste colonnine indica una strategia mirata a rendere la ricarica più accessibile durante le attività quotidiane, contribuendo così a superare le sfide legate all’ansia da autonomia.

Colonnine di ricarica Volvo

Tuttavia, c’è un dettaglio interessante da notare: le colonnine di ricarica di Volvo offrono cavi CCS1 e CHAdeMO, che sono standard prevalentemente utilizzati in Nord America e in alcune regioni asiatiche. Questo implica che i possessori di auto elettriche europee, come ad esempio quelle con connettori Type 2, potrebbero non essere in grado di usufruire di questi punti di ricarica, fatta eccezione per i modelli giapponesi come la Nissan LEAF che utilizzano il connettore CHAdeMO. È interessante notare che persino i veicoli Tesla, noti per la loro ampia rete di supercharger, non possono utilizzare questi punti di ricarica a causa del connettore NACS. Tuttavia, c’è la possibilità che questo scenario cambi nel tempo, specialmente considerando l’evoluzione degli standard di connessione nel settore dell’auto elettrica.

Nonostante queste considerazioni tecniche, l’iniziativa di Volvo di installare colonnine di ricarica presso i locali Starbucks rappresenta comunque un passo avanti verso la creazione di una rete di infrastrutture di ricarica capace di soddisfare le esigenze dei conducenti di veicoli elettrici. La possibilità di fare una pausa, sorseggiare un caffè caldo e caricare il veicolo contemporaneamente potrebbe rendere l’esperienza della ricarica più piacevole e integrata nella vita quotidiana. Mentre il settore della mobilità elettrica continua a crescere, sarà interessante osservare come evolveranno le strategie e le partnership per garantire una transizione verso un futuro più sostenibile.

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