prurito

Il prurito è uno dei fenomeni più fastidiosi e frustranti che possono capitare. Soprattutto se avviene durante quelle circostanze in cui non è possibile grattarsi e il “soffrire in silenzio” diventa una vera e propria tortura.
Ma avete mai provato a domandarvi cosa provoca il prurito?
Cosa succede al nostro corpo nel momento in cui sentiamo quell’irrefrenabile voglia di grattarsi e perché l’impossibilità di poterli fare, in certe situazioni, farebbe lettere impazzire?

Beh, a porsi questa domanda sono stati un team di ricercatori della Harvard Medical School. Attraverso una serie di studi e ricerche, si è cercato infatti di provare a comprendere al meglio la causa di questo “disturbo”.

Come si genera il prurito

Ebbene, secondo gli scienziati, la causa principale del prurito è un particolare batterio, noto come Staphylococcus aureus. Quest’ultimo infatti, rilascia una determinata sostanza chimica che attiva una proteina presente nei nostri nervi. In questo modo, invia un segnale al nostro cervello, segnale che poi viene interpretato come prurito.

Sembra che sulla nostra pelle sia presente un enzima, identificato con il nome protease V8. Quest’ ultimo attiva una proteina nei nostri nervi, chiamata PAR1, che viene attivata nel momento in cui viene “tagliata” dall’enzima V8.
Da qui si genera la comunissima sensazione di prurito che ormai tutti conosciamo.

Tuttavia, non è ancora chiaro in che modo il batterio riesca a provocare proprio il prurito come risposta allo stimolo ricevuto. Alcuni scienziati pensano che si tratti di un comportamento messo in atto così da riuscire a diffondersi rapidamente sulle altre parti del corpo.
Ma, come detto, si tratta di un’ipotesi che deve ancora essere valutata e studiata dettagliatamente in quando tale.
In ogni caso, tale scoperta potrebbe essere un’occasione per lo studio e la ricerca di nuovi trattamenti volti alla cura e ad una migliore comprensione di alcune patologie, come la dermatite e la psoriasi.

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