Disney attori  IA

L’industria televisiva e cinematografica sta attraversando un lungo periodo di crisi caratterizzato da numerosi scioperi che stanno rallentando le produzioni. Le proteste non accennano a fermarsi e anzi sono diventate ancora più insistenti a causa dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Proprio in questi giorni la Disney è stata fortemente criticata a causa di un video che sta girando sui social in cui vengono mostrati degli attori dissi sfondo generati attraverso l’utilizzo della tecnologia nel film Prom Pact, disponibile su Disney+.

Nei primi mesi del 2023, il gruppo dello Screen Actors Guild ha unito le proprie forze con i Writers Guild of America per lottare per i propri diritti. I writers sono riuscita a trovare un accordo con gli Studios mentre lo scontro del SAG-AFTRA continua a procedere e al centro della disputa si trovano proprio le IA.

L’errore Disney e le proteste degli attori

Le proteste degli attori, soprattutto quelli aventi ruoli minori, sono volte al cercare di proteggersi dall’uso delle intelligenze artificiali adoperate dagli studi di produzione. In particolare, il dibattito riguarda la loro somiglianza con i personaggi realizzati in CGI. In pratica le produzioni avrebbero utilizzato la loro immagine senza alcun consenso.

Nel film Disney che attualmente è al centro della tempesta, la prima fila è composta da attori umani mentre quella posteriore da attori virtuali molto maldestri. La preoccupazione è che fra non molto gli umani siano sostituiti anche in questo campo, nonostante i risultati non così precisi. Durante la conferenza stampa tenutasi dopo lo sciopero SAG-AFTRA, il direttore esecutivo dell’Alleanza dei Produttori Cinematografici e Televisivi, Duncan Crabtree-Ireland, ha svelato una nuova proposta che prevede la scansione delle comparse per la realizzazione delle loro copie in CGI, pagando loro soltanto un giorno di lavoro. La loro immagine, in questo caso, potrebbe essere utilizzata per anni dalle produzioni e ciò ha alimentato ancor di più le proteste.

In risposta, infatti, gli scioperanti hanno presentato una legge chiamata No Fakes Act, il cui compito sarebbe quello di proteggere le mie immagini e la voce degli attori. Le trattative sono ancora in gioco è questo sta portando non poche difficoltà alla realizzazione di serie tv e film tanto attesi, come ad esempio l’ultima stagione di Stranger Things. Purtroppo, la battaglia sembra essere soltanto all’inizio.

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