semafori intelligenti google

Il traffico è una delle cause maggiori delle emissioni di gas nocivi nell’aria. Gli incroci, ad esempio, sono un punto nevralgico in cui il livello di inquinamento è 29 volte più alto rispetto alle altre strade. C’è poi da aggiungere il disagio del guidatore nell’attendere interminabili minuti al semaforo rosso. Per entrambe le ragioni, Google ha messo in atto una collaborazione con alcune grandi città per la costruzione di semafori intelligenti ed efficienti.

Questi si chiameranno Green Light e il progetto prevede, ad ora, la loro installazione in 12 città sparse per il mondo, per un totale di 70 incroci. Il loro funzionamento non è complicato da spiegare, semplicemente si basa su una sorta di danza dei colori del semaforo per regolare al meglio il traffico.

Come funzionano i semafori intelligenti di Google

Seguendo le direttive di oggi, la direzione del futuro dell’umanità che va verso la sostenibilità, ne è esempio la sempre più diffusione di automobili elettriche. Grazie, poi, all’intervento di alcune grandi aziende si stanno apportando anche altre migliorie sulla strada, perseguendo l’obiettivo di rendere l’aria che respiriamo più pulita. Google ha deciso di investire per creare dei sistemi che vadano a diminuire l’impatto negativo ambientale. Gli ingegneri della società hanno creato un algoritmo che va a massimizzare le tempistiche.

I semafori verranno programmati e seguiranno i dati raccolti del traffico. In base all’affluenza cambierà il funzionamento. Il nuovo ausilio non riguarda il traffico solo negli incroci, ma anche il flusso delle automobili tra più semafori, aumentando la probabilità che si manifesti la cosiddetta onda verde. I primi test mostrano i dati molto positivi, da cui si è rilevata la riduzione del 30% delle fermate e del 10% delle emissioni di CO2.

La tecnologia di Google si basa su strumenti già testati e attuati in alcuni paesi. inoltre fa affidamento ai dati condivisi dall’Agenzia Internazionale per l’Energia che consentono di analizzare con precisione nelle scelte effettuate dai governi e dalle aziende in ambito energetico.

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