Uno de principali obbiettivi della ricerca spaziale è quello legato all’avvistamento e studio degli esopianeti, ovvero quei pianeti fuori dal Sistema Solare che si spera possano avere caratteristiche simili alla Terra per poi magari diventare la nostra futura casa.

Dunque gli occhi dei telescopi e degli astronomi sono sempre costantemente attenti a catturare tutti gli esopianeti del firmamento, l’ultimo scoperto si chiama LP 791-18 d grazie ai dati ottenuti dai telescopi spaziali TESS e Spitzer (quest’ultimo attualmente non più operativo).

 

Una Terra simile all’inferno dantesco

Le caratteristiche di questo nuovo pianeta lo rendono molto simile alla Terra per alcuni aspetti, in primis le dimensioni e la sua natura rocciosa, la sua superficie però non è molto adatta ad ospitare la vita in quanto letteralmente cosparsa di lava ad elevata temperatura, il pianeta è infatti cosparso di vulcani e la loro attività è davvero elevata.

Tale sistema dunque non è al momento utile alla vita, ciò non toglie che in caso di diminuzione dell’attività vulcanico esso possa diventare simile alla Terra e magari ospitare l’acqua allo tato liquido.

In base ai dati raccolti dalle sonde si è capito che LP 791-18 d è bloccato marealmente, dunque ha una rotazione sincronizzata alla rivoluzione intorno alla propria stella, dunque mostra sempre la stessa faccia rivolta verso la nana rossa attorno alla quale orbita, ciò vuol dire che tale faccia è decisamente più calda rispetto a quella notturna, la quale però, potrebbe ospitare acqua allo stato liquido grazie all’effetto serra generato dall’attività vulcanica.

In futuro arriveranno molte più osservazioni grazie anche al JWST che consentiranno di caratterizzarlo meglio.

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