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Il prossimo grande salto generazionale nel settore dei chipset sarà il processo produttivo a 3nm. Grazie a questa soluzione, sarà possibile sprigionare maggiore potenza con un consumo energetico ridotto. Certamente, Apple adotterà i chip a 3nm sui prossimi iPhone e MacBook a confermarlo sono gli stretti rapporti commerciali con TSMC.

Infatti, il colosso di Cupertino ha stretto un accordo con il chipmaker Taiwanese molto importante. I report indicano che Apple abbia bloccato quasi il 90% della capacità produttiva di TSMC per l’anno in corso in relazione ai chip a 3nm.

Questo significa che l’azienda della mela avrà un accesso quasi esclusivo alla tecnologia a 3nm quest’anno. Ai competitor resteranno solo poche unità produttive e, di conseguenza, si potranno assemblare pochi device basati su questo chipset.

 

Apple sta monopolizzando la produzione del chipmaker TSMC per quanto rigurda i chipset realizzati con processo produttivo a 3nm, ai competitor restano solo pre briciole

Il vantaggio competitivo di Apple sarà quindi molto importante, essendo l’unico produttore a poter contare su una tecnologia evoluta, prestazionale ed efficiente rispetto all’attuale processo a 4nm. I prossimi prodotti californiani potranno, quindi, contare su maggiore durata della batteria e su prestazioni notevolmente migliorate.

Considerando che Apple ha iniziato a piazzare ordini per i chip a 3nm dal 2020, si configura una strategia a lungo termine. Emerge chiaramente che la nuova generazione di smartphone, PC e laptop sarà nettamente più performante della precedente.

Inoltre, una situazione del genere, con la produzione monopolizzata da un’unica azienda, potrebbe portare ad una nuova Crisi dei Chip. Si spera che questo scenario non si avveri, ma considerando che le fonderie dovranno lavorare nuovamente a pieno regime per soddisfare la domanda, potrebbero verificarsi nuovamente ritardi di produzione.

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