Cellulare in carica notteUno dei temi più discussi sul web è il seguente: è opportuno tenere il cellulare in carica di notte? Oltre ai rischi legati alle radiazioni, ci sono anche delle problematiche legate alla batteria. Prima di andare a letto, praticamente ognuno di noi lo mette vicino al comodino e lo lascia caricare affinché il giorno dopo sia carico al 100% e noi siamo pronti ad affrontare la giornata. Ma è la mossa giusta?

 

 

Cellulare in carica di notte: la batteria non ne beneficia

I quesiti principali attorno alla questione sono principalmente 3. Andiamo a vederli tutti nel dettaglio.

La batteria si sovraccarica di notte?

È difficile che si presenti una situazione simile, poiché la batteria ha in sé un chip protettivo che ne impedisce il sovraccarico. Quindi, quando arriva al 100%, gli ioni di litio non assorbono più energia.

Tuttavia, questa azione ripetuta porta a un minor ciclo di vita totale della batteria. Per evitare questa problematica definitivamente non bisognerà svegliarsi nel cuore della notte e togliere il caricabatteria dalla presa ma basterà solamente mettere un timer a quest’ultima.

 

La batteria deve arrivare a 0% e poi essere ricaricata?

Con le batterie agli ioni di litio attuali non è più necessario far arrivare lo smartphone allo 0%, anzi. Sarebbe cosa buona e giusta mettere il telefono a caricare prima che scenda del 20-30% e non lasciare che superi l’80%. Quest’ultimo accorgimento è utile per evitarne il deterioramento.

Le batterie agli ioni di litio di oggi possono effettuare fra i 300 e i 500 cicli completi di ricarica prima di ridurre la capacità all’80%, soglia oltre la quale la batterie potrebbe essere cambiata.

Tuttavia, non è facile tenere la batteria carica entro il range 20-80%, anche perché saremmo costretti a tenere lo sguardo fisso sul display e controllare la carica, cosa alquanto improbabile.

 

La batteria soffre l'”effetto memoria”?

Ultimo e diffusissimo quesito è quello che riguarda la batteria e il famoso “effetto memoria“.

Le vecchie batterie al Nichel-Cadmio soffrivano purtroppo di questa problematica, ma quelle agli ioni di litio no. La durata della batteria diminuisce solamente a causa della loro capacità, quindi del loro deterioramento.

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