Uno dei nomi più temuti all’interno del nostro paese è senza alcun dubbio quello dell’Agenzia delle Entrate, il famoso ente di riscossione infatti incute paura con le proprie cartelle di riscossione che possono mandare in crisi qualsiasi contribuente.

Questa volta però a dover pagare una riscossione a quanto pare sarà l’Agenzia, la quale è finita sotto la lente di un gruppo di hacker chiamato LockBit che afferma di aver concluso con successo l’hacking ai danni dei suoi sistemi informatici, arrivando ad ottenere un bottino all’incirca di 78 gigabyte di dati (documenti, scansioni, rapporti finanziari e contratti) di cui il gruppo minaccia di rivelare il contenuto, se non otterrà entro 5 giorni il pagamento del riscatto, la cui portata al momento però non si conosce.

Ovviamente e monitorare e a indagare sulla situazione è intervenuta la Polizia Postale coadiuvata dai tecnici dell’Agenzia delle Entrate.

 

Un numero sempre crescente di attacchi

A rendere mediaticamente risonante questo fenomeno ci ha pensato Pierguido Iezzi, CEO di Swacan (polo della cybersicurezza del Gruppo Tinext), il quale ha sottolineato come il gruppo sia il più attivo con costanti attacchi ransomware, ecco le dichiarazioni:

È la conferma del triste primato guadagnato da LockBit, divenuta nell’ultimo trimestre di gran lunga la cybergang più attiva a livello mondiale nelle attività di ransomware, con oltre 200 attacchi messi a segno tra aprile e giugno. Il ransomware continua a essere la principale arma dei Criminal Hacker e, di conseguenza, il principale pericolo per aziende pubbliche e private. Swascan stessa, analizzando i numeri degli attacchi avvenuti tramite questo malware nel secondo trimestre di quest’anno, ha rilevato che rispetto al quarter precedente era stato registrato un aumento pari al 30%, ancora maggiore, +37%, invece, rispetto allo stesso periodo nel 2021. E non stupisce che a pagarne le spese sia sempre di più anche la PA. Nel novero delle vittime, a livello globale, la pubblica amministrazione risulta essere tra le più bersagliate con il 6% di tutti gli attacchi, dietro solo a settori come il manifatturiero e i servizi.

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