Per il mese di maggio, il Green Pass in Italia non è più obbligatorio. La certificazione Covid è stata cancellata in maniera definitiva sia per le attività lavorative sia per le attività legate al tempo libero. Con la fine dello stato di emergenza, infatti, lo scenario in Italia sta lentamente ritornando quello pre pandemia.

 

Green pass, le tappe per il suo progressivo addio

La data ufficiale per la cancellazione del pass è stata quella del 1 maggio. Proprio a partire da questa data, infatti, i cittadini non devono più esibire la certificazione Covid per entrare nei bar, nei ristoranti, negli stadi, negli uffici e così come nei luoghi di lavoro,

Una prima fase della cancellazione del Green pass aveva avuto sede già nel mese di aprile. Dall’inizio della primavera, infatti, la certificazione verde non è più necessaria per accedere nei luoghi all’aperto, bar e ristoranti in primis.

Nonostante la progressiva cancellazione del Green Pass, in Italia restano ancora una serie di limitazioni legate al Covid. Tra queste, ad esempio, vi sono i viaggi. La certificazione verde è ancora necessaria per effettuare viaggi in tutti i paesi dell’Unione Europea così come in quelle nazioni che prevedono ancora restrizioni ai confini a causa del Covid.

L’addio al Green Pass non coincide con uno stop alla lotta contro il Covid. A tal proposito, sono già partite le operazioni per la quarta dose del vaccino. Considerata l’evoluzione clinica della variante Omicron 2 in Italia ed in vista di altre possibili varianti, gli anziani possono ricevere il secondo booster già ad aprile.

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