Il mondo dell’informatica nelle ultime settimane è stato scosso da una notizia molto importante, il famoso gruppo di hacker russi è stato letteralmente affondato dall’intelligence americana, i servers di REvil, gli artisti del ransomware, sono stati presi di mira dall’FBI e sono stati mandati offline definitivamente.

A quanto pare però ora c’è un’altra gatta da pelare, si tratta dei colleghi facenti parte di Nobelium, un gruppo sempre di stampo russo appoggiato dal governo di Mosca, Microsoft ha infatti accusato la coalizione criminale di numerosi tentativi di intrusione nonostante la precedente sanzione dal governo Biden.

Questa volta i cybercriminali russi hanno deciso di attaccare i servizi statunitensi, per entrare in possesso di dati importanti, facendo un attacco diversificato a diversi livelli della filiera, nel dettaglio sono state flagellate numerose aziende che si occupano di servizi IT e software tramite malwares e altri software di password spying.

 

Attacchi andati a segno

Stando alle dichiarazioni di Microsoft gli attacchi sono stati sferrati con successo, nel dettaglio si parla di ben 140 aziende colpite e 14 reti bucate, per fortuna la tempestività di avviso da parte di Microsoft e la celerità di intervento hanno però evitato il peggio.

  • 140 sono i rivenditori e fornitori attaccati da Nobelium negli ultimi giorni
  • 14 degli attacchi sono andati a buon fine
  • 609 aziende attaccate nel range di tempo dal 1° luglio al 19 ottobre
  • 22.868 tentativi di attacco

Si tratta dunque di un chiaro tentativo di entrare in possesso di informazioni in merito l’approvvigionamento tecnologica dell’America, dal momento che si cerca sempre un accesso sistematico e a lungo termine nelle reti di queste aziende.

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