Xiaomi torna prepotentemente nel segmento della telefonia mobile di fascia alta, con il lancio di un prodotto molto interessante, lo Xiaomi 11T Pro, per la prima volta privato della dicitura Mi all’interno del nome, ma non per questo meno interessante.

 

Estetica

Il prodotto presenta dimensioni abbastanza elevate, raggiungendo 164,1 x 76,9 x 8,8 millimetri di spessore, con un peso che supera di poco i 200 grammi. E’ difficile pensare di utilizzarlo con una sola mano, soprattutto a causa dello spessore e della sua pesantezza generale, se posizionato nella tasca dei pantaloni si farà irrimediabilmente sentire.

Il profilo è completamente in metallo, per una maggiore robustezza, la back cover è invece realizzata interamente in vetro, purtroppo lucido che trattiene le impronte, ma con un effetto metallico decisamente bello alla vista. Il modulo delle camere è molto grande, anche se non troppo in rilievo, se posizionato su un piano di lavoro non ballerà poi così tanto.

 

Hardware e specifiche

Anteriormente trova posto un ampio display da 6,67 pollici di diagonale, un AMOLED con risoluzione 1080 x 2400 pixel. I dettagli sono decisamente elevati, buona anche la nitidezza generale, in linea con gli smartphone di fascia alta. I colori a 10 bit sono estremamente precisi, è possibile godere di ogni piccola sfumatura. Molto buono il refresh rate 120Hz, per una fluidità superiore alla media, ed anche il touch sampling 480Hz.

Sotto il cofano è stato posizionato il miglior processore del periodo, parliamo appunto del Qualcomm Snapdragon 888, un octa-core da 2,84GHz di frequenza di clock, accoppiato con una GPU Adreno 660. La configurazione di base prevede anche 8GB di RAM LPDDR5 e 256GB di memoria interna UFS 3.1 (purtroppo non espandibile). Prestazioni al top, come era facilmente immaginabile, tende solamente a scaldare leggermente nella parte posteriore quando sotto stress.

Lo Xiaomi 11T Pro non presenta certificazione di impermeabilità, la connettività è rappresentata dal 5G, dal WiFi 6 (dual band), bluetooth 5.2 e come al solito la porta infrarossi. Manca il jack da 3,5mm. Lo sblocco del terminale può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sotto il display, o il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi la velocità di sblocco è in linea con le aspettative, o la media dei dispositivi di fascia alta.

L’audio è stereo, realizzato in collaborazione con Harman Kardon, sebbene lo speaker superiore non abbia la stessa incidenza dell’inferiore, in altri termini la potenza e la resa sonora apparirà sbilanciata, sebbene la qualità complessiva sia elevata.

 

Fotocamere, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico è rappresentato da 3 sensori differenti, suddivisi in un principale da 108 megapixel, con apertura F1.85 (e stabilizzazione ottica integrata), un grandangolare da 8 megapixel, con apertura F2.2, ed un macro da 5 megapixel con apertura F2.4

In condizioni di forte luminosità gli scatti sono molto buone, non al livello dei più rinomati top di gamma, con dettagli più che soddisfacenti. Abbiamo forse notato una lieve mancanza di nitidezza generale, anche ai bordi del fotogramma. I colori, a differenza di quanto visto in passato su Xiaomi, sono leggermente spenti, con contrasto e saturazione inferiori al necessario.

Nel momento in cui la luminosità cala, si ha un lieve rischio di effettuare foto mosse, il rumore si vede abbastanza tardi, mentre il calo di dettaglio e nitidezza è abbastanza importante. E’ ovviamente presente la modalità notturna, di base le immagini sono discrete, utilizzandola invece si ottengono risultati superiori alle aspettative, in termini di dettaglio e luminosità generale.

Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, il quale porta a scatti complessivamente sufficienti, con un buon scontornamento del soggetto, ma nulla di più. I video sono realizzati al massimo in 4K 60fps, la stabilizzazione rappresenta il valore aggiunto che speravamo di incrociare, infatti si può tranquillamente registrare a mano libera senza problemi; buono anche l’autofocus, la messa a fuoco è eccellente in ogni condizione di luce.

Il sistema operativo è Android 11, con personalizzazione grafica MIUI 12.5.4, con patch di sicurezza aggiornate a Luglio 2021. La personalizzazione è al solito ai massimi livelli, i piccoli bug sono stati lentamente rimossi con gli ultimi update, è molto fluido e con buone velocità di caricamento complessive. Tra le funzioni più interessanti troviamo i temi, il cento di controllo diviso rispetto alle notifiche, il secondo spazio, la modalità turbo da utilizzare per i videogiochi, la modalità scura automatica, l’always on display, le gestures e tantissimo altro ancora.

La batteria è un componente da ben 5000mAh, con ricarica rapida 120 watt, raggiungibile grazie all’alimentatore presente in confezione. L’autonomia complessiva la possiamo definire nella media, senza la solita tendenza di Xiaomi di puntare verso i battery phone, impreziosita però dall’eccellente velocità di ricarica.

 

Xiaomi 11T Pro: conclusioni

In conclusione Xiaomi 11T Pro è un eccellente smartphone fornito di alcune specifiche praticamente uniche nel proprio genere, quali sono ad esempio la fotocamera da 108 megapixel, l’ampio display AMOLED a 120Hz, o più semplicemente la ricarica rapida da record a 120 watt. Nell’utilizzo quotidiano non abbiamo apprezzato troppo gli altri sensori, l’assenza della memoria espandibile, l’audio sbilanciato e la non impermeabilità.

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