La campagna vaccinale in Italia prosegue anche nei mesi autunnali. Con la popolazione immunizzata totalmente quasi all’80%, l’attenzione ora si rivolge agli over 50 che ancora non hanno avuto una dose ed ai fragili che invece dovranno ricevere la terza dose con il siero Pfizer. I farmaci ad mRNA, nelle settimane a venire saranno protagonisti assoluti della campagna, a discapito di AstraZeneca e degli altri vaccini a vettore virale.
AstraZeneca, il destino del vaccino a vettore virale in Italia
Il destino di AstraZeneca per la campagna di immunizzazione italiana, ed anche europea, sembra essere segnato. Nel terzo trimestre dell’anno, come da tabella di marcia, non sono previste più consegne del farmaco a vettore virale. Ciò significa che progressivamente si fermeranno anche le somministrazioni di questo vaccino.
In autunno ed in inverno, quindi, a prescindere da categorie o classi d’età, gli italiani che si vaccineranno non avranno AstraZeneca ma bensì uno dei due prodotti a mRNA, tra Pfizer e Moderna.
Coloro che hanno ricevuto una prima dose nei mesi precedenti con AstraZeneca potranno ricevere sempre un richiamo con i farmaci a mRNA. La cosiddetta vaccinazione eterologa, infatti, sta garantendo buoni risultati in termini di protezione dai contagi.
Alcune scorte di AstraZeneca previste per l’Italia potrebbero inoltre essere donate ai paesi in via di sviluppo e più poveri, dove il ritmo delle vaccinazioni prosegue a rilento. Ovviamente, anche in funzione Green Pass, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale con AstraZeneca in prima vera avranno regolare certificazione utile per nove mesi, come da protocollo.