Diesel: è arrivato il momento di salutare definitivamente i carburanti?

State tranquilli, non è ancora arrivato il momento di dire addio ai carburanti. Ciò non significa però che questi resteranno per sempre: alcune tra le più note aziende europee (esattamente 27) hanno firmato l’appello insieme all’associazione Transport & Environment (T&E) contro le auto a benzina e diesel, e pro alla loro abolizione entro il 2035. Lo scopo? “Garantire che l’UE faccia la sua parte nel dimezzare le emissioni globali entro questo decennio”. Questa legislazione “metterebbe in moto una trasformazione sistemica e renderebbe la Ue leader globale in un settore chiave per un futuro a zero emissioni” spiega l’appello.

Già nel 2021 fortunatamente si inizia a parlare di mobilità a zero emissioni (esse rappresentano oltre il 10% dei veicoli venduti in Europa nel 2020).

Diesel: Volvo è pronta a convertirsi definitivamente alle auto elettriche

Pianificando di diventare un’azienda di auto completamente elettriche entro il 2030, Volvo Cars intende segnare il passo nella transizione verso la mobilità a zero emissioni all’interno del proprio settore. Ma per accelerare questa transizione sono necessari anche una chiara direzione e un sostegno da parte del governo” sottolinea Anders Kärrberg, responsabile della sostenibilità globale di Volvo Cars. “Volvo Cars è quindi lieta di unirsi a questo appello affinché la Commissione europea proponga una data di fine delle nuove vendite di veicoli con motore a combustione interna nell’UE entro il 2035. Sono inoltre cruciali ulteriori misure per aumentare la domanda dei consumatori europei per i veicoli elettrificati e il rapido sviluppo di un’infrastruttura di ricarica completa”.

Al nome di Volvo si aggiungono Coca-Cola European Partners, IKEA Retail, SKY, Uber alle quali si aggiungono Enel X e Novamont, 6 associazioni dei comparti automotive, energia, sanità e finanza.

Stando ai progetti, il futuro dovrebbe essere roseo. Staremo a vedere!

Articolo precedenteBollette: ecco come gli italiani azzerano i costi dell’energia
Articolo successivoPatrimoniale: non serve l’approvazione, i soldi ve li stanno già prendendo