auto diesel

Il 2020 prima e il 2021 ora, sono stati due anni certamente all’insegna della pandemia di Coronavirus, il virus ha infatti stravolto pesantemente l’equilibrio di tutto il pianeta, ma non è stato l’unico protagonista, in Italia infatti abbiamo visto anche un forte esordio di politiche in favore della mobilità green, le quali hanno preso forma in incentivi e bonus per l’acquisto di un’auto meno inquinante come quelle elettriche (Total o ibride plug in) e quelle con il nuovo standard Euro 6 (Benzina e diesel).

Ovviamente il tempo passa e i fondi vengono adoperati, dal momento che risultavano particolarmente utili e corposi e gli utenti non ha certamente voluto perdere l’occasione di rimodernare il parco auto, puntando soprattutto, da quanto emerso dai dati, alle vetture classiche nello standard Euro 6, ciò nel tempo ha portato ad un rapido depauperamento dei fondi destinati a benzina e diesel, i quali, a seguito del rifinanziamento arrivato dopo l’approvazione della legge di bilancio 2021, sono nuovamente terminati.

Fondi esauriti

Sono finiti i fondi per sostenere gli incentivi all’acquisto delle auto più richieste, ovvero quelle ad alimentazione tradizionale, benzina e diesel, con emissioni di CO2 contenute tra 61 e 135 gr/km, questo è quanto dichiarato da Centro Studi Promotor, il quale ha sottolineato l’importanza di questi fondi per sostenere il mercato e le immatricolazioni, chiedendo poi allo Stato un nuovo rifinanziamento, dal momento che altrimenti il mercato delle auto sarà destinato a crollare entro Giugno sotto gli effetti letali della pandemia.

Il presidente Gian Primo Quagliano ha affermato come i fondi attuali potranno sostenere il mercato fino a Giugno, ovvero fino alla fine del semestre, dettaglio che dunque sottolinea come rimpolpare i fondi sia essenziale per sostenere anche la seconda metà del 2021, onde evitare un crollo del mercato.

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