astronomiaUn periodo d’oro per tutti gli appassionati di astronomia; a partire dal 21 dicembre infatti si susseguiranno ben tre eventi “spaziali”. Il primo di questi eventi riguarda un fenomeno astronomico che non aveva luogo fa ben 400 anni. Parliamo ovviamente della congiunzione di Saturno e Giove.  L’ultimo volta che si assistette a questo spettacolo fu nel 1623, anno i cui si Galileo che Keplero erano ancora invita.

Qualora ve lo siate perso però non disperate, fortunatamente però, per assistere nuovamente a questo spettacolo non bisognerà attendere altrettanto tempo. Un evento simile sarà infatti osservabile già nel 2080. Secondo alcune teorie la congiunzione di questi due pianeti fu l’evento che “diede vita” alla “stella di natale” guida dei re magi secondo la tradizione cristiana. Pare infatti che nel 7 A.C. questo fenomeno si verificò ben tre volte.

Astronomia: tra il solstizio e la tradizione cristiana

 

Nella notte del solstizio d’inverno dunque la congiunzione di due pianeti e l’apparizione della stella cometa. Il 21 dicembre, oltre a propiziare la congiunzione tra Saturno e Giove e ad essere il primo giorno d’inverno, è anche il giorno più breve dell’anno e quello con la notte più lunga. Il 21 dicembre dunque, oltre a segnare l’inizio della stagione più fredda, segna anche il cambio di tendenza.

Il sole infatti, a partire dal giorno dopo il 21 dicembre, ricomincia a guadagnare minuti sull’oscurità; un immagine evocativa che ha portato alla nascita di numerose leggende legate proprio al sole e al suo “muoversi” nel nostro cielo. Insomma sembra che questo natale possa essere un periodo davvero florido per tutti gli amanti di astronomia.

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