covid 19

Tema fondamentale della pandemia di coronavirus che sta colpendo il nostro pianeta è stato sicuramente quello della diagnostica, riuscire a fare diagnosi rapida infatti è uno degli obbiettivi principali di una buona prassi terapeutica atta anche a voler diminuire al massimo la possibilità di contagi incontrollati da un determinato paziente.

In questi termini a quanto pare in aiuto scende proprio l’Intelligenza Artificiale, ne è stata sviluppata infatti una in grado discernere, analizzando le lastre polmonari, tra malati di covid o meno, con una precisone del 82%, addirittura maggiore del 6% rispetto all’occhio dei tecnici esperti, i quali ovviamente supervisionano il tutto.

Il risultato

Quanto detto è stato pubblicato sulla rivista Radiology da parte della Northwestern University, la quale ha condotto una ricerca in merito e ha deciso di rendere pubblico l’algoritmo utilizzato, in modo tale da consentire a chiunque di svilupparlo per un possibile uso in futuro in campo clinico.

Stando alle parole dell’esperto di intelligenza artificiale Aggelos Katsaggelos, l’obbiettivo di questa IA non è quello di sostituirsi al metodo col tampone, bensì di essere complementare ad esso, in modo tale magari da fare screening dei pazienti entrati nel pronto soccorso per ragioni covid-simili e avere subito un’indicazione sul come procedere.

L’algoritmo di IA si chiama DeepCOVID-XR e ha imparato a riconoscere l’impronta di Covid-19 sui polmoni dopo aver esaminato più di 17.000 radiografie del torace, con esame certificato da oltre 300 radiologi che hanno approvato quanto emerso dopo le analisi della macchina, i quali tra l’altro, hanno impiegato ben oltre due ore e mezza ad analizzare i risultati contro i 18 minuti impiegati dall’IA.

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