Emily in Paris, la nuova serie originale Netflix, è stato – e continua ad esserlo – un vero successo, riflettendo il sogno di molti: una vita parisienne ed una carriera nel settore dei Social Media. Ma… focalizzandoci esclusivamente sulle strategie di marketing e sui social, ciò che mostra ed insegna la serie è vero?

Entrepreneur, uno dei principali punti di riferimento di grandi e piccoli imprenditori che vogliono accrescere il proprio business, ha evidenziato tre errori in Emily in Paris che tutti i Social Media Manager avrebbero dovuto riconoscere.

Gli hashtag ambigui non generano crescita

All’inizio della serie, l’account Instagram di Emily Cooper conta circa 50 follower. Mentre carica foto molto casual accompagnate da hashtag che non dicono un granché, diventa un’influencer in pochi mesi ed è persino invitata a eventi esclusivi. Funziona davvero così? La risposta è no.

Gli hashtag di Instagram devono essere il più accurati possibile e devono essere direttamente correlati ai contenuti pubblicati. In questo modo sarà più facile creare una community che condivida gli stessi gusti. Sì, è vero che vivere in un bell’appartamento nella capitale francese e vestirsi in modo figo può catturare l’attenzione di molte persone, ma se non si utilizzano correttamente gli hashtag e non si classifica il contenuto, i post andrebbero persi nel limbo dell’algoritmo.

I post di Emily sono noiosi?

Un selfie di qualcuno che non conosci mentre mangia un cornetto avrebbe molta rilevanza nel tuo feed di Instagram? Specie se non riporta il luogo in cui quel cornetto è stato acquistato o informazioni che potrebbero essere d’aiuto. Nella pianificazione Social, non bisogna mai perdere di vista l’argomento: cosa vogliamo dire con questa foto? Come può essere d’aiuto a chi la osserva e che informazioni offre?

Sarebbe stato diverso se nella descrizione della sua foto, Emily avesse menzionato i posti migliori dove mangiare un cornetto a Parigi o consigli per fare il selfie perfetto. Chi lavora con i Social, deve pensare alla persona che guarderà quella foto e trovare un modo per offrire un contributo con i propri contenuti.

Occorre ricordare che Instagram funziona con un algoritmo e questo avvantaggia coloro che creano contenuti in grado di far rimanere gli utenti nell’app il più a lungo possibile. Avere buone foto, descrizioni interessanti (inclusa la posizione) e caricare costantemente storie sono alcune delle cose che è possibile fare per far crescere il profilo a poco a poco.

Crescita esagerata

Da 48 followers a 10.000 in così poco tempo? E’ difficile, se non addirittura impossibile, a patto che tu non abbia recitato in un film nominato all’Oscar o essere qualcuno del genere. O acquistato follower.

Emily in Paris mostra una ragazza che lavora in un’agenzia di marketing in una delle città più visitate al mondo. Detto in questo modo, la sua storia potrebbe interessare molte persone. Tuttavia, dalle foto che Emily condivide sul suo profilo non si evince tutto questo.

Per crescere su Instagram, piuttosto, si possono seguire alcune strategie, come utilizzare la Instagram TV o i Reels. In questo modo, sarai in grado di generare più impressions che possono poi trasformarsi in un numero maggiore di follower. Bisogna inoltre cercare di incoraggiare la comunità a interagire, magari con dei sondaggi nelle Storie, senza però esagerare e diventare troppo invadenti.

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