Il Fisco ha regole chiare per quel che riguarda i soldi contraffatti. Le banconote illecitamente riprodotte conto terzi sono soggetti alla disciplina giuridica vertente la frode fiscale. Cosa può succedere a chi paga con moneta illegale? Esiste un rimborso per coloro che segnalano il possesso alle autorità? L’incidente potrebbe capitare in qualsiasi momento ed è meglio non arrivare impreparati in quanto vi possono essere tanti rischi nel detenere o spendere questo tipo di denaro. Ecco cosa bisogna sapere subito.
Soldi falsi: come agisce il Fisco dopo il rilevato illecito?
La Legge punisce severamente coloro che spacciano banconote false. La detenzione, intesa come porto in casa o nel portafogli non costituisce reato. Al giorno d’oggi la maggior parte dei cittadini tengono i propri risparmi in banca ma per chi usa i contanti non è raro imbattersi in esercizi commerciali in cui la disponibilità di un macchinario di controllo del denaro risulta essere assente. In questa condizione esiste la probabilità di ricevere soldi contraffatti.
La brutta incombenza potrebbe presentarsi in qualsiasi momento, anche quando stiamo per versare dei soldi in banca per ricaricare la carta o aumentare il fondo del nostro conto corrente. In questi casi l’uso costituisce reato grave ed è punibile così come ascritto ai termini di Legge. Ovviamente esistono due condizioni:
- buona fede
- mala fede
Secondo il Fisco Italiano, costituisce dovere il consegnare la banconota falsa alle autorità nel caso in cui si sospetti o si abbia la certezza di detenere denaro illecitamente riprodotto. I soldi in questione, infatti, non possono essere spesi. Bisogna strappare, distruggere o consegnare la banconota alla Polizia che, una volta accertato lo stato di copia, redigerà un verbale ed una copia della banconota. Nessun indennizzo è previsto per chi consegna soldi falsi.
Adesso sapete che cosa fare in caso vi troviate per le mani dei “soldi sporchi”. Vi è mai successo? Fateci conoscere la vostra esperienza tramite i commenti.