Esistono persone che credono che la vita funzioni davvero come in un videogioco, con la possibilità di acquistare oggetti magici che, quando utilizzati, attivano una sorta di scudo divino capace di assorbire i danni provocati dai nemici, concedendo qualche life-points extra ed una serie di buff aggiuntivi. Il nemico in questione? Il 5G, ovviamente. Questo terribile mostro giunto sulla Terra per seminare distruzione e porre fine all’umanità. Lo stesso mostro che si cela dietro la diffusione del Virus, perché antenne di quinta generazione e coronavirus condividono una certa relazione causa-effetto che ha perfettamente senso, e l’origine dell’emergenza sanitaria non potrebbe spiegarsi in altro modo.

Non sto scherzando, esistono davvero persone che credono tutto questo. Al punto tale da aver acquistato un dispositivo anti-5G che, in realtà, altro non è che una comune chiavetta USB spacciata per qualcosa di magico, capace di proteggere l’utente dalle radiazioni tanto delle Reti di quinta generazione quanto da quelle provenienti da altri dispositivi tecnologici considerati nocivi per la salute dell’uomo.

Ordinano un dispositivo anti-5G, ricevono una chiavetta USB da 128 MB

Si chiama 5GBioShield e, citando le stesse parole utilizzate dall’azienda per descrivere questo inutile prodotto, si tratta del «primo dispositivo sul mercato a fornire una protezione totale contro radiazioni nocive, elettrosmog e inquinamento biologico». Una volta collegato ad un PC, questo dispositivo sarebbe in grado di attivare una sorta di scudo protettivo che «ristabilisce la coerenza della geometria degli atomi, che consente un’induzione perfetta delle forze vitali ricreando una coerenza cardiaca, attraverso l’interattività e il supporto plasmico».

Ha tutto perfettamente senso, vero? E pensare che delle persone hanno creduto a questa grossa baggianata, ed hanno pagato 283 sterline – ovvero circa 315 euro al cambio – per ricevere a casa quella che poi si è rivelata essere una chiavetta USB da soli 128 MB. Alquanto inutile, dal momento in cui questa non riuscirebbe neppure ad archiviare cinquanta foto scattate con uno smartphone. A sostenere che questo 5GBioShield sia una grossa presa in giro non sono certamente l’unica, e non l’ho di certo inventato. La Pen Test Partners, azienda britannica specializzata nell’analisi di dispositivi di sicurezza, ha infatti confermato l’inutilità di questo prodotto: «Riteniamo che si tratti di una USB del valore di 5 £ con all’interno un semplice adesivo».

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