Le banche italiane potrebbero vivere un periodo di forte difficoltà per l’instabile periodo economico che il nostro Paese sta vivendo a causa dell’epidemia. I telegiornali parlano spesso del crollo della Borsa che si sta verificando in questi giorni ed è lecito temere che il sistema bancario possa fallire. Così i correntisti si domandano se anche i loro risparmi stiano correndo dei pericoli ed il dubbio che sia così fa consumare la già labile fiducia riposta nelle banche.
Del resto anche il contesto europeo non fa ben sperare soprattutto dopo che Bruxelles ha introdotto il bail-in, ovvero il salvataggio di una banca che fallisce utilizzando la disponibilità interna. E dunque colpendo i depositi che i vari correntisti possiedono presso l’istituto fallito. Tuttavia esistono alcuni accorgimenti che il risparmiatore può seguire per far fronte all’eventuale messa in pericolo del proprio capitale, salvaguardandone l’entità.
Come proteggere i nostri risparmi dal fallimento del sistema bancario?
E’ bene sapere innanzitutto che l’articolo 47 della Costituzione si occupa di tutelare proprio il risparmio con l’istituzione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Si tratta di una misura che protegge i capitali depositati fino ai 100.000 euro in caso di fallimento bancario e che si affianca ad una ricapitalizzazione operata dalle banche molto più corposa di quanto non fosse in passato.
Se nulla di tutto questo dovesse proteggere a sufficienza i risparmi, esistono alcuni accorgimenti che il correntista può applicare in autonomia. Ad esempio, si può decidere di suddividere la liquidità posseduta in più forme di investimento. Acquistare bond governativi di nuova emissione o aprire un conto deposito, consente di mettere al sicuro il capitale a fronte di interessi minimi certi. Anche l’acquisto di EFT obbligazionari (Exchange Traded Fund) può risultare una buona soluzione grazie alle redistribuzione periodica dei dividendi agli investitori o alla loro capitalizzazione. L’importante è non lasciare i propri risparmi vincolati in un unico conto mettendo a rischio, per la legge delle probabilità, l’intero capitale accantonato.