Il social network Facebook è stato nuovamente condannato a pagare una multa di 15 mila euro, questa volta dal Tribunale di Chieti in seguito ad una causa con un utente.

Partiamo dall’inizio, Gianni Correggiari, esponente di Forza Nuova, aveva pubblicato una foto di Benito Mussolini e della bandiera del Rsi. La piattaforma aveva rimosso la foto e ha sospeso l’account per 4 mesi. Dopo il ricorso di Correggiari, dovrà ora pagare un risarcimento di 15 mila euro. Scopriamo tutti i dettagli.

 

Facebook dovrà pagare una multa di 15 mila euro

Non sono bastate le multa in cui la piattaforma è inciampata nelle ultime settimane, oggi arriva anche la sentenza del Tribunale di Chieti che obbliga la piattaforma a pagare una multa di 15 mila euro. A difendere Correggiari c’era l’avvocato Antonio Pimpini, che dopo la decisione del 29 gennaio ha esultato con il proprio assistito per la sentenza. Quest’ultima secondo l’avvocato: “garantisce la libertà di pensiero e non il pensiero unico, come ha lasciato intendere Facebook”.

Il giudice, nello spiegare perché le condotte di Correggiari non costituiscono una violazione degli standard di comportamento dell’azienda, ha spiegato che quel vessillo apparteneva ad “un soggetto che non ha trovato nel diritto internazionale generale, come noto connotato dall’effettività della sovranità, nel caso specie, ahimè, esistente”.

Correggiari avrebbe solo esercitato il “diritto costituzionale fondamentale di libertà di manifestazione del pensiero”. La decisione del giudice di Chieti arriva dopo un altro verdetto rivolto al social network, ovvero la decisione di inizio dicembre del tribunale civile di Roma, di accogliere il ricordo di Casapound e ordinare a Facebook di ripristinare la pagina del movimento politico, oscurata lo scorso 9 settembre 2019.

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