operatori Negli ultimi dieci anni le statistiche hanno mostrato una lenta ripresa economica degli operatori. La situazione è andata via via peggiorando fino al momento scenico di Iliad che ha ormai conquistato quasi 5 milioni di clienti.

Costrette al low-cost, compagnie come TIM, Wind, Tre, Vodafone e Fastweb hanno dovuto ripiegare su metodi poco ortodossi per rimettersi in pari con lo scempio finanziario del decennio. Hanno inventato un trucco spilla-soldi che passa per alcuni servizi nascosti non indicati nel contratto delle promo. Ecco che cosa succede sul nostro numero.

 

Operatori e VAS: come spariscono i soldi dal credito residuo delle SIM

Presi come siamo a spendere cifre mensili modiche non consideriamo gli altarini degli operatori telefonici furbi che fanno di tutto per rientrare nei costi previsti dal proprio piano di sviluppo economico. Inizialmente erano le fatture a 28 giorni ma da qualche tempo si è iniziato a parlare di VAS. Sono i cosiddetti servizio a valore aggiunto.

Tale terminologia non lascia spazio al disaccordo linguistico. Trattasi di sistemi di abbonamento i cui costi si vanno a sommare al tariffario delle promo attive sul numero di telefono considerato. Non esplicitati nel rapporto contrattuale si attivano mezzo banner con click su annunci che riportano all’attivazione di vari servizi. Tra i più in vista abbiamo suonerie, contenuti per adulti, oroscopo, meteo ed altro ancora.

Gli utenti che decidono di eliminare il costo contattano il Servizio Clienti del proprio gestore o sfruttano le app ed i canali social per stabilire un contatto. La disdetta è permanente e prevede la restituzione del denaro speso per richieste pervenute entro 24 dall’ultimo addebito sul numero.

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