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Facebook ha lanciato Messenger Kids nel 2017. L’obiettivo era consentire ai genitori un maggior controllo sulle conversazioni dei propri figli e di assicurarsi che essi non siano a rischio bullismo. La società oggi afferma che sta espandendo gli strumenti di monitoraggio per fornire ai genitori una migliore comprensione di come i loro figli utilizzano l’app.

L’app inizialmente offriva quattro protezioni: l’account doveva essere creato dal genitore; i genitori dovevano pre-approvare tutti i contatti e potevano bloccare un contatto in qualsiasi momento. Tuttavia, l’app l’anno scorso includeva un bug imbarazzante che permetteva ai bambini di comunicare con contatti non approvati nelle chat di gruppo.

Facebook aggiorna alcuni strumenti di privacy di Messenger Kids

Le nuove funzionalità introdotte oggi includono:

  • Contatti recenti e cronologia chat: guarda con chi sta chattando tuo figlio, se si tratta di chat video o invio di messaggi e con quale frequenza hanno avuto luogo quelle conversazioni negli ultimi 30 giorni.
  • Registro delle immagini nelle chat: visualizza le foto e i video più recenti che tuo figlio ha inviato e ricevuto nella sua posta in arrivo. Se ritieni che un’immagine o un video non siano appropriati per tuo figlio, puoi rimuoverlo dal thread di messaggi di tuo figlio e segnalarlo.
  • Logout dispositivo remoto: visualizza tutti i dispositivi su cui tuo figlio ha effettuato l’accesso a Messenger Kids ed esci dall’app su qualsiasi dispositivo tramite la Dashboard principale.

I bambini ora possono sbloccare un contatto che essi stessi hanno bloccato (ma non uno bloccato dai genitori), e i genitori saranno in grado di monitorare queste chat se lo desiderano. I bambini vengono anche informati meglio sui potenziali problemi di privacy per loro. “Poiché i bambini iniziano a utilizzare la tecnologia, riteniamo che sia importante aiutarli a capire come vengono utilizzate e condivise le loro informazioni.”, si legge nell’update di Messenger Kids. 

Inoltre, la società ci tiene a precisare che non utilizza i dati dei bambini per la pubblicità. Come ribadisce l’informativa sulla privacy aggiornata, la società non vende nessuna delle informazioni legate al genitore o al bambino.

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