Le applicazioni per ordinare cibo a domicilio sono sempre più diffuse: che si tratti di Deliveroo, di Just Eat, di Moovenda, di Uber Eats o di un qualsiasi altro servizio presente online o negli store dei nostri smartphone, il funzionamento di queste app è abbastanza simile. Si sceglie il ristorante consultando una lista di aziende partner, il cibo e le porzioni desiderate, si effettua il pagamento dell’ordine utilizzando una delle modalità di pagamento previste dal servizio e poi si attende che l’ordine venga consegnato a casa o comunque all’indirizzo di spedizione precedentemente stabilito.

Ebbene, pare proprio che anche il colosso di Mountain View, Google, abbia deciso di puntare sulle consegne di cibo a domicilio. Non lanciando un proprio servizio di food delivery, ma stringendo collaborazioni con alcune società specializzate e consentendo agli utenti di ordinare e ricevere cibo a domicilio direttamente dai risultati di ricerca.

Google lancia il suo servizio di consegna a domicilio

A poche ore dal lancio di un aggiornamento molto atteso dall’utenza di Maps, Google presenta una nuova funzione di consegna di cibo a domicilio che sarà disponibile sia per l’app di mappe di Big G, sia per il suo motore di ricerca che per il suo assistente vocale.

Grazie a questa nuova opzione sarà possibile ordinare cibo a domicilio senza dover scaricare le singole applicazioni o visitare i siti web delle società: tutto sarà disponibile e accessibile dal motore di ricerca Google, da Maps e dall’assistente digitale. Al momento, il servizio è attivo per i ristoranti coperti da DoorDash, Postmates, Delivery.com, Slice e ChowNow, ma il colosso di Mountain View ha già comunicato che il servizio verrà esteso a molte altre aziende partner.

A seconda del canale scelto cambiano anche le modalità di ordinazione. Se si vuole effettuare l’ordine dal motore di ricerca, comparirà il tasto «Ordina online» qualora il ristorante selezionato dovesse essere coperto dal servizio di consegne a domicilio di Google. Spetta poi all’utente decidere cosa ordinare, come pagare e il punto di consegna.

Se si preferisce ordinare ricorrendo all’assistente vocale di Google, basterà chiedergli di ordinare da un ristorante per poi proseguire la procedura sullo smartphone, o gli si potrebbe chiedere di ordinare gli stessi piatti dell’ultima volta.

Articolo precedenteAddio Call center: due app gratuite li bloccano definitivamente
Articolo successivoSpeed Test: analizziamo la velocità di una rete TIM, Wind Tre e Vodafone