Facebook

Torniamo ancora una volta a parlare del social network Facebook che, nell’ultimo anno ha dovuto affrontare molti scandali sulla privacy. Da quando è esploso il caso Cambridge Analytica quasi nessun utente si fida a lasciare i propri dati ad applicazioni terze.

Alcune applicazioni terze infatti, inviano dati personali alla piattaforma, oggi vogliamo parlare di due app in particolare, utilizzate moltissimo sui dispositivi con sistema operativo Android. Ecco tutti i dettagli.

 

Facebook riceve dati personali da due applicazioni Android

A rilevarlo è stato Privacy International, secondo quest’ultimo infatti applicazioni come Duolingo e Yelp per Android, invierebbero a Facebook alcuni nostri dati personali, ovviamente senza il nostro consenso. La scoperta è avvenuta a fine dicembre ma il report è stato aggiornato solo ora con lo scopo di illustrare i risultati di un nuovo test effettuato. Purtroppo le due applicazioni Duolingo e Yelp continuano a condividere alcuni dati personali con la piattaforma, violando di conseguenza le norme del GDPR entrato in vigore nel mese di maggio 2018.

Privacy International ha evidenziato che due terzi delle applicazioni che sono state analizzate sono aggiornate in modo da non inviare più dati a Facebook quando vengono aperte. Sette applicazioni, tra cui Duolingo e Yelp invece, continuano ad inviare questi dati, senza alcun consenso da parte degli utenti. I dati in questione sarebbero associati ad un identificatore unico, chiamato Google Advertising ID che può essere sfruttato per creare un profilo dettagliato dell’utente, in base ai propri interessi.

Questi dati servono alla piattaforma per andare a creare delle inserzioni personalizzate, proprio in base a quello che cerca l’utente. Vi sarà infatti capitato di cercare qualcosa su un browser e ritrovare la stessa cosa in una pubblicità sulla piattaforma. Duolingo ha promesso di modificare presto la propria applicazione, altrimenti dovrete bloccare manualmente l’invio dei dati automatico, funzione introdotta sempre a giugno 2018.

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