TIM Wind AGCOMGiustizia è stata fatta grazie all’Associazione Garante per i diritti del Consumatore (AGCOM) che ha imputato a TIM e Wind la colpa di aver adottato una scarsa politica di trasparenza per le offerte. Le multe si giustificano con la prepotenza delle fatture a 28 giorni che hanno messo letteralmente mano al nostro portafogli. Insomma, ottime notizie.

 

TIM e Wind: multe milionarie per mano di AGCOM

Al di là dei finti Call Center e delle clamorose truffe vi sono motivazioni tangibili per valutare le scorrettezze degli operatori. Uno degli argomenti più sensibili del 2018 è stato la fatturazione 28 giorni che, conti alla mano, ha introdotto la tredicesima mensilità in bolletta e quindi una spesa aggiuntiva per tutti i clienti.

AGCOM non ha ben visto questa mossa e pertanto è intervenuta a garanzia della giustizia predisponendo un’ammenda incredibile ai danni dei rispettivi gestori. Sono due multe per TIM: una da 464.000 euro ed una da 1,044 milioni di euro. Una sola, invece, quella per Wind, pari a 870.000 euro. Nel complesso si parla di una cifra spropositata, ossia ben 2,378 milioni di euro. Il tutto facente capo ad una motivazione ben specifica:

“Violazione obblighi di trasparenza e diritto di recesso in merito alla modifica delle condizioni economiche delle offerte di telefonia mobile”

Per quanto riguarda TIM la doppia multa si spiega con la duplice scorrettezza che ha visto coinvolti gli utenti business ed i comuni consumer. Si aggiunge a quella disposta di recente per la violazione delle offerte Smart per la Fibra Ottica. Tre multe in pochi giorni.

In merito a queste disposizioni si aspetta la pubblica reazione che non tarderà ad arrivare.

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