Il 5G ha fruttato davvero tantissimo allo Stato Italiano, contro ogni più rosea aspettativa iniziale. Le trattative per l’assegnazione dei lotti di frequenza si sono chiuse dopo ben 14 giorni di aste che hanno visto rilanci su rilanci da parte di Vodafone, TIM, Iliad, WindTre e Fastweb.
La competizione è stata altissima ed i risultati in crescita di un fattore 2.5x rispetto alle stime iniziali previste dalle alte sfere. Lo Stato ha incassato qualcosa come 6.55 miliardi di euro, con un introito netto del +164% rispetto al valore iniziale degli analisti.
Abbiamo già analizzato la questione 5G dal nostro punto di vista ma nulla si è detto in merito alle manovra di gestione interne degli incassi. Tutti i soldi andranno allo Stato? Scopriamo come si intende procedere.
5G in Italia: incassi record, dove finiranno i soldi?
Gli operatori non si sono intimoriti dalla corsa al rialzo per l’assegnazione delle frequenze in banda 700 – 3700 MHz e sui 2.6 GHz. Le potenzialità di questa nuova tecnologia sono lampanti e porteranno benefici economici da tutte le parti. A beneficiarne saremo anche noi, grazie a sistemi e tariffe inedite con il tutto incluso per sempre.
In questo ben quadretto c’è anche lo Stato, che acquisirà i versamenti così disposti secondo uno schema graduale che camminerà di pari passo ai piani di sviluppo dell’infrastruttura. La frequenza dei 700 MHz verrà liberata entro il mese di luglio del 2022. Le altre avranno decorrenza liberatoria già da gennaio 2019: I soldi, quindi, non verranno versati subito.
L’assegno totale per il 2018 ammonterà a 1,25 miliardi di euro, con 50 milioni da acquisire entro l’anno immediatamente successivo. Per il resto si parla di 300 milioni nel 2020, 150 milioni nel 2021 e la restante parte eccedente nel 2022.
Come saranno favoriti i gestori che hanno partecipato all’asta 5G?
Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, è intervenuto in un recente convegno in cui è stato detto che:
“Gli operatori saranno ben ripagati. Disporremo investimenti tecnologici ad hoc, ma daremo anche priorità alla salute pubblica, imponendo una riduzione delle emissioni elettromagnetiche”
Un’ottima notizia, considerando anche le ultime ricerche in fatto di danni al cervello causati dagli smartphone. La notizie è stata positivamente accolta da tutte le compagnie telefoniche, che hanno consolidato le acquisizioni rilasciato i propri commenti ed alcune anticipazioni.
Vodafone, al riguardo, ha espresso soddisfazione per l’esito della gara ma si aspetta una scrematura delle procedure burocratiche. TIM, invece, sottolinea la propria leadership di mercato e Wind Tre assicura di avere le necessarie risorse finanziarie ed una struttura di costi snella per lo sviluppo del nuovo network 5G.