Recensione Huawei P20 Lite
Huawei continua ad alzare l’asticella con il P20 Lite: questo dispositivo offre, infatti, una qualità alta rispetto alla fascia media che occupa. Che il design di questo P20 Lite, così come altri smartphone sul mercato di fascia medio-alta, sia ispirato all’iPhone X non si può negare. Ispirazioni a parte, però, P20 Lite è proprio un bel vedere e, di certo, non passa inosservato tra i vostri amici. In definitiva, però, sembra quasi assurdo che Huawei abbia presentato i suoi flagship senza caratterizzarne in maniera unica il design. Complice è stata anche l’inclusione del notch che, tuttavia, sul P20 Lite assume un senso, soprattutto perché è rimovibile. In generale, per fare la nostra recensione lo abbiamo tolto ma, se volete tenerlo, potete guadagnare qualche millimetro in più di display.
Unboxing
La qualità costruttiva generale di questo terminale è eccellente, come ci ha abituato il brand cinese sui suoi prodotti. L’ergonomia a una mano è molto buona, grazie anche alle dimensioni contenute del P20 Lite e al peso di soli 145 grammi. Nella parte frontale è presente un ampio display di 5,84” in formato 18:9. La cornice superiore ospita la fotocamera e la sensoristica, mentre quella inferiore ospita l’entrata del jack audio da 3,5mm, lo porta type-C e lo speaker. La back cover in vetro è splendida da vedere ma, come prevedibile, è piuttosto soggetta ad aloni delle dita. La dual camera è posta sul lato sinistro del terminale ed è un pochino sporgente, creando qualche problemino quando si tiene il P20 Lite in piano.
Come su ogni Huawei, il fingerprint sul retro è eccellente: veloce e preciso come si richiede a un sensore così importante. In alternativa, c’è lo sblocco con FaceID che risulta anch’esso ben gestito e preciso. Appena si alza lo smartphone verso il volto, il display si accende e si sblocca in un secondo o due, il tempo per la camera frontale di inquadrare il viso.
Hardware e software sul P20 Lite
La versione dell’OS è Android Oreo 8.0, con la versione interfaccia EMUI 8.0 che è altamente fluida e personalizzabile (quasi troppo). Le impostazioni sono moltissime e, per chi non fosse esperto EMUI di Huawei, si troverebbe disorientato. Il processore scelto per questo P20 Lite è HiSilicon Kirin 659: una scelta sotto le aspettative, visto che questo Kirin lo si vede montato anche in device di fascia minore. P20 Lite, con questo SoC, non è infatti un fulmine nella navigazione su web e nel passaggio veloce da un app all’altra. Per giunta, soffre di qualche piccolo lag ma, per fortuna, niente di fastidioso. La presenza di 4GB di RAM gestite bene allevia le preoccupazioni circa il SoC, mentre i 64GB di storage espandibile fino a 256GB vi daranno libero sfogo alle vostre esigenze (rinunciando però alla dual SIM). La GPU montata sul device è la Mali-T830 MP2, ed anche qui non ci sono sorprese positive.
Il display è un LCD IPS con una risoluzione FullHD+ e una densità di 432ppi. In linea generale, il pannello è definibile anonimo, ovvero senza avere neo o pregi di sorta. Buoni comunque gli angoli di visuale, ottima la retroilluminazione e bene anche il sensore di luminosità che si adatta velocemente ai cambi di luce.
Comparto audio, foto e video
Posteriormente ci sono le due fotocamere, con la prima da 16MP con apertura f/2.2, mentre la seconda è da 2MP con f/2.4 utile a gestire la profondità e il bokeh. Gli scatti sono apprezzabili, come ci si aspetta da un medio gamma di questo tipo. Foto nitide e ricche di dettaglio di giorno, male la notte con prestazioni calate drasticamente. Molto male i video, la vera delusione nella recensione di questo P20 Lite. I video offrono colori innaturali e la stabilizzazione è tutta da rivedere. Giudizio positivo invece per la selfie camera da 16MP con f/2.0 che fa veramente ottimi scatti anche in notturna, grazie al software di gestione ricco d’impostazioni utili. Comunque, nulla a che vedere con la premiatissima fotocamera tripla del fratellone P20 Pro.
L’audio non è potentissimo ma non da problemi sia in capsula che in viva voce, anche se per quest’ultimo avremmo preferito un po’ di potenza ulteriore oltre al solo volume alto. Dal punto di vista del gaming, Huawei P20 Lite si comporta bene, ma non ci dobbiamo aspettare dei frame rate molto alti con giochi pesanti. Da segnalare, comunque, l’app Game Suite che permette di avere sotto controllo tutti i giochi installati e di attivare una “modalità gioco” che predispone modifiche automatiche alle prestazioni generali per giocare al meglio.
Sul P20 Lite, la connettività e la ricezione sono buone di particolare, mentre l’autonomia della batteria è al contrario altalenante. I 3.000 mAh tendono infatti a scaricarsi presto in sessioni d’uso intenso, mentre in stand-by non viene quasi consumata energia dal device. Insomma con 4 ore di uso intenso non vi aspettate di arrivare facilmente a fine giornata.
Conclusioni
Huawei P20 Lite è vostro per 369 euro di listino. Un prezzo che, in ultima analisi, ci sembra leggermente troppo. A ogni modo, conosciamo tutti l’andamento di mercato di tali prodotti e, quando scenderà sui 270 euro, allora avrà senso il rapporto qualità/prezzo. Quasi fosse una profezia, al 27 aprile il prezzo su Amazon è già sceso a 310 euro.