Samsung è stata veramente brava. Forte dell’alone magico che sembra connotare questo 2018 (dopo il buio cosmico del 2017), l’azienda è riuscita a trasformare quello che può essere definito il suo più clamoroso flop in una buona prova d’immagine attraverso la presentazione in Corea del Sud del nuovo Galaxy Note FE, modello ricondizionato e riparato del vecchio e sfortunato Note 7.
A pochi giorni dal suo ingresso ufficiale sul mercato, il dispositivo ha già fatto segnalare i primi sold out con alcuni report sudcoreani che segnalano come sia impossibile trovare in negozio il nuovo/vecchio phablet. Per Samsung si tratta ovviamente di un grande successo, considerando soprattutto la tiratura limitata del cellulare, con circa 400mila unità posizionate sugli scaffali.
A far la differenza, secondo alcuni sondaggi interni, sarebbe il design del Note FE. Il pubblico avrebbe particolarmente apprezzato i due colori proposti: il black onyx e blue coral.
Adesso, per Samsung, si presenta una scelta complicata da fare. Con il Note FE in Sud Corea si è andati sul sicuro, vista la grande popolarità che il brand ha a casa sua. Forti di tutto ciò, molti dirigenti sarebbero intrigati da un eventuale lancio del phablet anche in Europa e nei mercati occidentali. La decisione non è delle più semplici per due ragioni: per prima cosa il brand vuole assicurarsi lo spazio aperto per la presentazione del Note 8 (secondo top di gamma dell’anno), in seconda battuta c’è da dire che un eventuale secondo flop del Note 7 in terra straniera sarebbe un duro colpo da digerire.
Per ora Samsung si gode il successo interno. Per il domani, ci sarà adeguato tempo di riflessione.