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Modding, cosa sapere

Per chi volesse addentrarsi nel mondo del modding potrebbe risultare difficile comprendere tutti i termini che vengono utilizzati per svolgere determinate procedure. Questo articolo serve a spiegarvi il significato dei più comuni termini utilizzati nel mondo del modding.

Modding: significato

Prima di tutto diamo una definizione del temine “modding”:

«Con Modding si intende una serie di operazioni per modificare un firmware originale sui dispositivi mobili. Non è sempre inteso come cambiare un sistema operativo, ma anche ad una serie di modifiche al sistema (infatti le modifiche saranno effettuate nella partizione /system) per migliorare la durata della batteria, personalizzare l’interfaccia grafica, eliminare app di sistema etc.»

Come descritto sopra, si andrà a modificare un firmware (a volte vengono chiamate anche rom, ma bisogna fare una piccola distinzione), che è l’insieme delle istruzioni che regolano il corretto funzionamento di un dispositivo mobile. Si divide in due categorie:

  1. Firmware originale, cioè il sistema originale che installa la casa madre del dispositivo.
  2. Custom Firmware, cioè un sistema modificato da terzi quindi non ufficiale.

Quindi da non confondere con il termine ROM, anch’esso diviso in due categorie:

  1. Stock Rom, riferito ad Android puro, installato nei Google Pixel e nei nexus
  2. Custom Rom, solitamente intese come “custom firmware” ma che in realtà sono i sistemi installati nei dispositivi non stock (come nei Samsung, htc, LG etc.)

Custom Recovery: significato

Il prerequisito più importante per poter svolgere qualsiasi operazione di modding nel nostro dispositivo è di possedere una Custom RecoveryProcedendo in ordine spieghiamo che cos’è una recovery:

«In Android, la recovery è una partizione dedicata del disco che consente ad un utente di svolgere alcune operazioni come la cancellazione dei dati oppure l’aggiornamento manuale del sistema operativo.»

Una custom recovery è una recovery sviluppata da programmatori di terze parti che, nella maggior parte dei casi, consente l’utente di svolgere più operazioni rispetto alla recovery originale.

Come accennato precedentemente, una delle operazioni più comuni che si effettuano su un dispositivo nel mondo del modding è il processo di rooting, una “falla” del sistema android che consente ad un utente di poter ottenere i diritti di SuperUser (detti anche “Diritti di amministratore“) e quindi accedere nella cartella root (Dall’inglese “radice”) consentendo modifiche ai file di sistema (normalmente non accessibili). Alcuni sviluppatori rilasciano applicazioni che modificano questi file migliorando la durata della batteria oppure personalizzando la grafica del telefono.

Per alcune operazioni, come installare una custom rom, è necessario cancellare dei file pertanto bisogna fare un “wipe” di alcune partizioni della memoria, in modo tale che il sistema, nel momento di installazione di un sistema diverso, risulti il più pulito possibile.

Pochi termini, brevi e concisi, che speriamo possano aiutarvi a comprendere meglio il favoloso mondo del modding.

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