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WhatsApp può portare alla fine di una relazione

Oggi è normale entrare in un ristorante e osservare coppie che non riescono ad impegnarsi in una conversazione perché non riescono a distogliere lo sguardo dal display del proprio smartphone. Questa – chiamiamola sindrome – ha un nome ed è causata da WhatsApp e altri social network. Secondo diversi studi, potrebbe essere letale alle relazioni.

Anche se sembra un termine inventato, in realtà è un adattamento del termine “phubbing”, ossia una contrazione per “phone phunning” (non prendere in considerazione a causa dello smartphone). Ora, come tradurre questo termine anglicizzato nella nostra lingua è quasi impossibile. Ma questo atteggiamento di solito ha luogo quando WhatsApp ha un peso maggiore rispetto alla conversazione con la persona che si ha davanti.

Secondo uno studio condotto dal professor James A. Roberts della Baylor University, il 46,3% dei 453 intervistati ha affermato di essere stato ignorato dal proprio partner, mentre il 22,6% ha riferito che, proprio a causa di questo comportamento, si è degenerati in aspri litigi. Lo studio, inoltre, ha rilevato anche che ci sono due ragioni per cui questa pratica sia l’innesco evidente di un buon numero di scontri con gli amici e partner. Il primo ha a che fare con il tempo che le persone trascorrono su WhastApp e gli altri social network; questo, infatti, è un tempo che non sta realmente apportando nulla alla coppia e non comporta niente di significativo per entrambi. Il secondo ha a che fare con la lotta inevitabile che si genera con l’abbandono, che compromette ogni relazione.

In realtà il problema è quando c’è una mancanza di coordinamento nella coppia e una dlle parti sperimenta un senso di mancanza di attenzione. Ci sono altri casi in cui entrambi si basano molto sulla conversazione mobile mentre sono in compagnia dell’altro o comunicano solo via WhatsApp, ma non si percepisce alcun risentimento perché sono sullo stesso piano. C’è un consenso“, spiega spiega lo psicologo Enrique García Huete, professore presso l’Università Cisneros.

E aggiunge anche che concentrarsi molto sulla comunicazione tramite smartphone è un sistema perfetto per spegnere la comunicazione non verbale. Quando comunichiamo è importante quanto la verbale anche la gestualità. Se non ci sentiamo degni d’attenzione, il sentimento di frustrazione può essere molto forte. Focalizzandoci sul virtuale, va perdendosi un’impronta della comunicazione molto importante che si verifica solo in prima persona e faccia a faccia“.

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