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L’Associazione dei Costruttori Europei di Autovetture di recente ha diffuso i dati relativi alle vendite di auto nel continente europeo per il mese di aprile 2024. Offrendo uno sguardo approfondito sullo stato attuale del settore. I numeri raccolti durante i primi quattro mesi delineano un quadro dinamico. Principalmente caratterizzato da una crescita complessiva del 6,6% nelle immatricolazioni di veicoli nell’UE. Quest’ultima ha visto infatti quasi 3,7 milioni di unità circolare sulle strade del Vecchio Continente. Ma dietro a questi dati globali si nascondono variazioni molto importanti tra i diversi paesi membri. Per esempio alcuni evidenziano una maggiore propensione verso l’adozione di veicoli a emissioni zero rispetto ad altri.

Aumenta la produzione di auto elettriche, la situazione in Europa

Tra i principali protagonisti di questo trend positivo si distinguono la Germania e la Spagna. Rispettivamente con un aumento delle immatricolazioni del 7,8%. Seguite poi dalla Francia con un incremento del 7%. L’Italia, invece, ha registrato un aumento del 6,1% se paragonato all’ anno scorso. Ma presenta una crescita più contenuta rispetto ai suoi vicini europei. Una tale discrepanza diventa ancora più evidente analizzando i dati relativi al mese di aprile. Infatti durante questo periodo si è verificato un notevole incremento delle immatricolazioni del 13,7%. In un tal contesto, le auto alimentate a benzina si confermano come la scelta predominante dei consumatori europei. Rappresentando il 36% del mercato. Ad esse seguono le ibride HEV (Full Hybrid) con il 29,1% di quota di mercato e i veicoli diesel con il 12,9%. Però sembra che sia proprio il settore delle auto elettriche a batteria a suscitare maggiore interesse. Rappresentando circa l’11,9% delle immatricolazioni totali.

Questi dati mettono in luce la necessità delle autorità italiane di dedicare una maggiore attenzione e di fornire interventi mirati. Azioni precise destinate ad incentivare l’adozione di automobili elettriche sul territorio nazionale. In quanto ci troviamo in un contesto globale sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale e la riduzione delle emissioni inquinanti. Ecco perché l’Italia rischia di restare indietro nella transizione verso una mobilità più pulita e responsabile. A meno che non vengano adottate politiche e incentivi in grado di promuovere attivamente l’utilizzo di vetture a zero emissioni.

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